ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Le prime reazioni: "Scarsa informazione e stalli insufficienti"

Il commento a caldo delle associazioni di categoria

Il commento a caldo delle associazioni di categoria

Il commento a caldo delle associazioni di categoria

Nuove aree di sosta nel centro storico dedicate al carico e allo scarico della merce: il nuovo provvedimento, all’insegna di una città più vivibile e sicura, ha il doppio obiettivo "di tutelare i pedoni insieme al patrimonio urbano e di garantire il necessario supporto alle attività economiche locali". Ma l’opinione delle principali associazioni di categoria spezzine è divisa: "Intanto – esordisce Giuliana Vatteroni, coordinatrice sindacale di Cna – dobbiamo riconoscere che l’amministrazione ci ha coinvolto fin dal primo momento, perché le prime riunioni in merito risalgono al 2024: sono stati incontri specifici con l’assessore Casati in cui era emerso, peraltro, un numero di hub inferiore a quello attuale. Le difficoltà erano già state fatte presenti a tempo debito ed eravamo anche già stati rassicurati, per esempio, che gli hub sarebbero stati abbastanza vicini rispetto ai negozi. È chiaro che si tratta di una disposizione nell’indirizzo di una città più vivibile: da un lato comprendiamo i disagi di chi porta la merce, però è anche vero che ormai il futuro è in questa direzione. Inoltre, altro punto importante riguarda la sicurezza di cittadini e turisti sempre più presenti in città. Accogliamo il provvedimento quindi, poi, certamente, stiamo a vedere come la situazione si svilupperà".

Giudizio sospeso, invece, per il momento, da parte di Confesercenti: "Il provvedimento – spiega il direttore Fabrizio Capellini – deve essere valutato insieme agli stessi operatori che caricano e scaricano la merce. Da parte nostra l’analisi sarà attenta per vedere se si tratta di un piano che soddisfa le loro esigenze. Comprendiamo motivazioni e obiettivi dell’amministrazione ma, ripeto, da parte nostra serve una valutazione che tenga conto del punto di vista degli addetti ai lavori e auspichiamo che da parte dell’amministrazione ci sia la disponibilità ad accogliere eventuali aggiustamenti". E se da Confcommercio è partita la richiesta di delucidazioni agli uffici comunali di competenza, a parlare invece di "stretta" che non apporta reali vantaggi per gli addetti ai lavori è Confartigianato.

"Purtroppo non siamo stati informati dall’amministrazione del provvedimento definitivo e non ne conosciamo i contenuti – commenta il vicedirettore Nicola Carozza – un anno fa abbiamo discusso in via preliminare sulla questione e Confartigianato aveva espresso la contrarietà alla chiusura per corrieri, fornitori e titolari di imprese, avanzando alcune proposte per mitigare la possibile ordinanza. Anche i dieci hub confinanti con 35 stalli totali, rispetto agli 800 mezzi autorizzati, sembrano del tutto insufficienti per sopperire ai fornitori di ristoranti, bar e attività del centro storico. Siamo a favore di regole certe per l’accesso, di limiti di velocità e controlli ma questa stretta non agevolerà gli operatori. Sarà inevitabile un aumento dei costi da parte dei fornitori, dilatandosi il tempo necessario per le consegne nel centro pedonale e gli sforzi fisici da parte dei dipendenti per la consegna manuale nelle aree pedonali".

Alma Martina Poggi