
Basta gente a spasso in centro senza maglietta o a piedi nudi. E stop anche alle prodezze su due ruote di chi sfreccia fra i pedoni a bordo dei monopattini. Bonassola cerca di dare maggior decoro al borgo, aggiustando il tiro del regolamento di polizia urbana con una integrazione approvata l’altra sera dal consiglio comunale: la nuova norma vieta espressamente "di percorrere il centro abitato nonché entrare nei pubblici esercizi, negozi, uffici ed edifici pubblici, luoghi sacri senza calzature, a torso nudo o in costume da bagno". Provvedimento sollecitato in primis dagli esercenti del paese stanchi di vedersi entrare in negozio gente con addosso il solo costume da bagno, spesso ancora gocciolante di acqua dell’ultimo bagno in mare. "Una scelta frutto di alcune considerazioni condivise con gli esercenti del paese" spiega in tal senso il sindaco Giorgio Bernardin. Anche perchè a Bonassola è facile salire dalla spiaggia e arrivare nei vicini bar e ristoranti, ancora con il costume addosso.
"C’è chi si porta un asciugamano o un telo, ma in tanti arrivano bagnati – prosegue Bernardin – Un tempo erano soprattutto i giovani a uscire dalla spiaggia e sedersi ai bar e nei ristoranti ancora in costume, oggi il fenomeno è più diffuso e non piace a tutti". Alcuni negozi di Bonassola si erano organizzato con cartelli che invitano a indossare quantomeno maglietta e ciabatte prima di entrare, ora la norma è scritta nero su bianco nel regolamento di polizia urbana anche se non manca qualche mugugno tipicamente ligure. Già perchè quella di girare scalzi nel borgo di Bonassola era diventata una sorta di abitudine soprattutto per chi, proveniente dal caos delle grandi città, aveva la possibilità di sentirsi ’libero’ di camminare come ne salotto di casa. Così qualcuno ha storto il naso di fronte a una norma apparsa fin troppo restrittiva. Il sindaco in tal senso offre un’apertura. "Non vogliamo fare i bacchettoni e non escludiamo di rivedere questo aspetto prossimamente". Sarà invece confermato il divieto di camminare senza maglietta.
Ma l’ordinanza-decoro ha preso posizione anche su altri problemi emersi nel corso degli ultimi mesi, a cominciare dal crescente utilizzo di monopattini elettrici e i ’segway’ . Da qui la decisione di "vietare il transito nell’area pedonale all’interno del centro storico, ai velocipedi, monopattini elettrici (assimilabili ai velocipedi) e ad altri dispositivi di micromobilità elettrica (come i segway) che vanno condotti a mano". Il terzo punto della delibera riguarda invece la presenza sul’arenile di venditori ambulanti e "di servizi come massaggi, tatuaggi e acconciatori (treccine) di cui risulta difficile peraltro verificare il rispetto di norme igienico-sanitarie". Tutte attività ora vietate, con sanzione da 25 a 500 euro.
Claudio Masseglia
