
Il gradino più alto del podio appena conquistato dal Comune di Luni nella speciale classifica dei "ricicloni" non convince il consigliere comunale Paolo Andreani. Secondo l’esponente del gruppo misto infatti il riconoscimento ricevuto da parte di Legambiente come miglior ente locale della Liguria nella categoria di quelli tra i 5 e 15 mila abitanti nella categoria "Rifiuti Free", avendo raggiunto una produzione procapite inferiore ai 75 chilogrammi all’anno di rifiuto secco indifferenziato destinato a smaltimento, non sarebbe veritiero e supportato dai dati esatti. Una medaglia d’oro quindi che secondo l’ex Cinquestelle andrebbe riconsegnata perchè viziata da numeri non corrispondente alla realtà dei residenti.
"Un premio – spiega il consigliere comunale di opposizione – che dovrà essere riconsegnato perchè non è assolutamente meritato. Infatti il risultato è fasullo, frutto di un errore di calcolo in quanto sono stati considerati, erroneamente, 9.332 abitanti, ben 1.041 in più di quelli reali. L’anno di riferimento è il 2020 e il fatto che nessuno abbia controllato la dice tutta su quanto siano attenti, in Comune, ai numeri, per loro è sufficiente darli, comunque, penso siano necessarie alcune precisazioni".
In base al rendiconto fornito dagli uffici della Regione Liguria il Comune di Luni nel 2017, con 8.360 abitanti, ha prodotto 2.730 tonnellate di rifiuti, pari a 327 chili per abitante, 569 tonnellate di secco equivalenti a 68 procapite e. 2.161 tonnellate di differenziato pari a 258 chili per abitante. Nel 2020, con 8.291 abitanti, ha prodotto 2.943 di rifiuti (355 per abitante) 651 tonnellate di secco (79 chili per abitante) e 2.292 tonnellate di differenziato (276). "C’è stato un passo indietro confrontando le due annate – conclude Andreani – mi auguro che l’auspicato miglioramento si raggiunga nel 2021, con l’introduzione della tariffazione puntuale ma, al momento, non c’è proprio nulla da festeggiare".