Lorenzo, Nick versione 4.0. In bilico tra ’Sex Education’ e il ’Dorian Gray’ di Parker: "La tv? Soltanto di sfuggita"

Ama le serie americane e da grande seguirà le orme del padre: "Voglio iscrivermi a Medicina". Si informa su internet e domina l’inglese. Ma in fatto di divertimenti non ha dubbi: vince la briscola. .

Lorenzo, Nick versione 4.0. In bilico tra ’Sex Education’ e il ’Dorian Gray’ di Parker: "La tv? Soltanto di sfuggita"

Lorenzo, Nick versione 4.0. In bilico tra ’Sex Education’ e il ’Dorian Gray’ di Parker: "La tv? Soltanto di sfuggita"

Lorenzo dalla settimana scorsa ha ricominciato a puntare la sveglia presto, alle sette. Questo settembre il rientro a scuola per lui coincide con l’inizio dell’ultimo anno, quello della maturità. Lui ancora non lo sa, ma anche tra venti o trent’anni, se mai dovesse incontrare nuovamente Gaia, Davide o Giulia, quelli che adesso sono i suoi migliori amici tra i banchi del Costa, basterà uno sguardo, il ricordo di un episodio in gita o l’imitazione di quel prof un po’ strambo per scatenare una risata o rivivere emozioni che lasciano un segno indelebile. È sempre stato così per tutti quelli che li hanno preceduti e sarà così anche per loro, la generazione Z, i nativi digitali. Una generazione attiva su molti fronti, dall’ambiente ai diritti civili, che vive connessa e che dentro la rete rielabora sogni e paure, mettendo in circolo immaginari e modelli di comportamenti. "Internet è il nostro linguaggio. Potente, virale, può veicolare in breve tempo un messaggio a livello planetario. Naturalmente – precisa Lorenzo – come tutti gli strumenti a fare la differenza è l’uso che se ne fa". Alto, atletico, un sorriso allegro e spontaneo e un taglio di capelli alla Nick Carter, il frontman dei Backstreet Boys che 30 anni fa spopolava tra le teenager e il cui look è stato rivitalizzato dai video che girano su TikTok. Lorenzo Gammella è il rappresentante della quinta C.

Come è stato il rientro?

"Impegnativo, la consapevolezza che questi saranno gli ultimi mesi al Costa rende tutto diverso e speciale. Quando siamo entrati eravamo poco più che bambini, ora possiamo votare e guidare l’auto. Dell’estate rimpiango il mare di Riomaggiore e le serate passate a giocare a briscola fino a tarda notte al Pin".

A briscola? Un gioco tipico dei nostri nonni, o sbaglio? Spesso lo accompagnavano con un buon bicchiere di rosso e due fettine di salame.

"Sta scherzando? La briscola è amatissima da quelli della mia generazione! Sulla spiaggia o nei locali un semplice mazzo di carte può generare ore di puro divertimento. Certo, l’aperitivo si è un pò modernizzato".

Ma lei è così retrò anche in altri ambiti? Per esempio, come si informa?

"Internet è il mezzo principale. Conoscendo l’inglese si può avere accesso a un numero elevatissimo di informazioni. Ma bisogna selezionare le fonti".

E i media tradizionali?

"I giornali li frequento più nella loro forma online. A casa, la sera mentre ceniamo, do una sbirciata al telegiornale, ma anche la tv è un mezzo che sento come non troppo familiare. Pc e smartphone sono i due elementi attraverso i quali riesco meglio ad avere notizie, a comunicare e a divertirmi".

Film o serie tv?

"Serie tv, quelle americane hanno una qualità spesso migliore rispetto alle stesse pellicole cinematografiche. Su Netflix divoro ’One of us is Lying’ e ’Sex Education’, mentre se devo dirle un film scelgo Dorian Grey di Oliver Parker".

Sa già che facoltà scegliere?

"Medicina. Mio papà è incursore e psicanalista, è partito da Salerno con niente e si è fatto da solo, con impegno e forza di volontà. Vorrei seguire le sue orme, ma non sceglierei mai la psicoanalisi".

Se posso chiederglielo, l’amore?

"Sono stato fidanzato fino a luglio con una studentessa della mia scuola. Quando l’altro giorno ci siamo incrociati in corridoio c’è stato un attimo di esitazione, poi un ciao imbarazzato. Credo proprio che una scena simile si sia ripetuta identica molte volte in questi cento anni del ’Costa’. Certe emozioni non cambiano mai".

Vimal Carlo Gabbiani