
Loredana, fenice variopinta. Il ciclone Bertè a Romito. E non è ancora una signora!
Se si dovesse pensare a una fenice, nella musica italiana, il suo nome sarebbe uno dei primi a balzare nella mente. È caduta e si è rialzata innumerevoli volte, in una vita e una carriera musicale come montagne russe, di fronte a tragedie, scandali e rapporti malsani, su quelle gambe che sembrano dipinte da un artista. Urlando con la sua voce roca che è un marchio di fabbrica e l’ha stampata nell’Olimpo della scena tricolore e non solo. Il ciclone Bertè sta per sbarcare nello Spezzino e l’evento, in programma questa sera alla Basko Arena di Romito Magra, offerto dalla catena del gruppo Sogegross, si annuncia già un evento da tutto esaurito.
E chi resiste a Loredana Carmela Rosaria, per tutti Loredana? Lei che, di una bellezza imbarazzante e mediterranea dalla natia e troppo stretta Calabria approdò nella Roma del Piper dove mosse i primi passi insieme a quello che diventerà un altro grande, Renato Zero, e continuò con la sorella Mia Martini, scomparsa troppo presto, iniziando a centrare un successo dopo l’altro. Decenni attraversati lasciando macigni: ’Sei bellissima’, ’E la luna bussò’, ’Non sono una signora"’, ’Il mare d’inverno’ e chissà quante altre. E non ha mai smesso. Il tempo è passato, lei ha dapprima festeggiato il quarantennale della carriera e poi varcato nel 2020 il traguardo delle 70 primavere, capelli lunghi blu, minigonna d’ordinanza e pelle, con il rock nelle vene; ha continuato a calcare i palchi, partendo dal più famoso d’Italia, quello del festival di Sanremo, fra un programma tv e un altro. Lì dove negli anni Ottanta diede scandalo inscenando una finta gravidanza vestita di latex (nel 1986 con ’Re’), ha continuato a regalare negli anni Duemila sincerità e intensità sempre più profonde, tanto da aggiudicarsi nell’edizione 2024 il premio della critica intitolato alla sua Mimì, con il brano ’Pazza’. "Io sono pazza di me, di me E voglio gridarlo ancora Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola E sono pazza di me Sì perché mi sono odiata abbastanza Prima ti dicono basta sei pazza e poi Poi ti fanno santa". Come catturare generazioni di donne, che l’hanno amata. Insomma, Loredana non ne vuol sapere di tramontare. E continua sui suoi tacchi e con le sue gambe rock a camminare in bilico fra pentagramma ed emozioni, seguita da schiere di fan vecchi e nuov. Dalle 18 sarà aperto il ’village’ della Basko Arena; ad ingresso gratuito, prenderà invece il via alle 21 con la conduzione della speaker radiofonica Marina Minetti, fino a esaurimento posti.
Chiara Tenca