
Un giovane su due nella nostra provincia è in possesso di competenze diverse da quelle richieste dal mercato del lavoro. E’ quanto risulta da uno studio di Confindustria La Spezia che individua un disallineamento preoccupante – il 48% – tra le abilità che i ragazzi sviluppano negli anni sui banchi di scuola e quanto invece servirebbe per essere da subito appetibili per aziende e imprese. Lezioni troppo teoriche, troppo didascaliche, i cui contenuti rischiano di non essere aggiornati rispetto a quanto accade fuori dalle aule sono spesso la causa del problema.
Per invertire questa tendenza in tutta Italia sono in crescita protocolli d’intesa come quelli siglati ieri mattina tra l’istituto Einaudi Chiodo e Fincantieri, gruppo leader nella costruzione di navi da crociera e per la Difesa. Collaborazioni e sinergia che si pongono l’obiettivo di integrare il sapere con il saper fare, di intrecciare insieme il rigore della teoria con la concretezza della pratica. "Nella mia vita precedente – spiega il dirigente scolastico Emilio Di Felice – quando facevo parte del management di una grande azienda del modenese mi capitava spesso di visitare un nostro fornitore austriaco. La prima volta che andai rimasi sorpreso nel vedere che all’interno del capannone industriale era situato anche l’istituto tecnico che formava i futuri operai specializzati". Una sinergia perfetta, che permetteva agli studenti di avere la certezza dell’impiego ancor prima di aver ottenuto il diploma.
Proprio per aver conosciuto molto tempo fa i benefici di questo tipo di partnership Di Felice è particolarmente soddisfatto di un protocollo che permetterà ai suoi studenti di avere un canale privilegiato con Fincantieri, il colosso della navalmeccanica che in provincia stenta a trovare personale qualificato e che quindi ha deciso di entrare direttamente in aula. Lo farà per davvero, con alcuni suoi tecnici che affiancheranno i docenti della scuola. E poi, per i più meritevoli, la possibilità di esperienze e tirocini retribuiti all’interno del cantiere. "E’ un progetto – sottolinea la responsabile delle risorse umane di Fincantieri Elena Signorastri – in cui crediamo molto. Avere un legame con il territorio per noi è fondamentale. Alcuni ragazzi che frequenteranno le lezioni entreranno poi a far parte del nostro gruppo. Avranno buoni stipendi e sono sicura proveranno l’orgoglio di divenire parte di un processo produttivo in grado di creare opere maestose".
Vimal Carlo Gabbiani