L’esercito silente dei Neet Giovani che non studiano e non cercano un lavoro

Spezia maglia nera della Liguria: nel tunnel il 23% dei ragazzi residenti. Il 78% è italiano. La fotografia in uno studio che la Cgil ha commissionato all’organizzazione ’ActionAid’.

L’esercito silente dei Neet  Giovani che non studiano  e non cercano un lavoro

L’esercito silente dei Neet Giovani che non studiano e non cercano un lavoro

Quale è l’identikit dei giovani spezzini che si trovano nella condizione di Neet, cioè non studiano né cercano una qualche occupazione? La risposta arriva dall’analisi commissionata dalla Cgil spezzina e da quella regionale ad ActionAid, organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà. Detto che Spezia ha la più alta incidenza di giovani con questo profilo fra quelli residenti in Liguria (23%, a fronte del 22% di Imperia, del 21% di Genova, del 19% di Savona e del 21% della media ligure) è interessante quanto emerge dalla ricerca, che la Camera del lavoro ha condiviso con una vasta rete di associazioni impegnate sullo stesso fronte e della quale fa parte, come partner, la stessa ActionAid.

Intanto la distinzione di genere. I maschi rappresentano il 57% di questo esercito ’silente’, mentre il restante 43% sono donne. Un rapporto leggermente superiore a quello della Liguria, dove i maschi sono il 52% e le femmine il 48% (a Imperia la divaricazione è meno marcata, con il 55% di maschi, più o meno come a Genova, 56%, a fronte del 39% di Savona, dove il rapporto è invertito, con le donne in maggioranza al 61%). Quanto all’età, si evince dallo studio (frutto dell’elaborazione dei microdati della Rilevazione continua delle forze lavoro condotta da Istat) che il 34% dei Neet in Liguria ha tra i 20 e i 24 anni, mentre il 30 per cento appartiene alla fascia 30-34 anni. A livello provinciale, analogamente, la fascia 20-24 anni è quella più ampia, soprattutto alla Spezia che tocca il 43%, poco sopra Imperia con il 41%. Sempre a Spezia il 32% ha fra i 25 e i 29 anni e solo il 4% è di età compresa fra i 15 e i 19 anni. L’unico dato in controtendenza è quello di Savona con una distribuzione diversa: ci sono più Neet fra i 25-29enni, il 46% sul totale dei residenti nella provincia.

Capitolo cittadinanza. Nella nostra provincia il 79% è italiano contro il 21% di stranieri, un dato inferiore solo a Genova, dove il rapporto è 83% e 15%, con una piccola minoranza del 2% extra Ue. La media ligure vede il 72% degli italiani, il 25% di stranieri e solo il 3% extra Ue. Dove La Spezia si distingue dalle altre province è nella condizione occupazionale. Mentre il 60% dei Neet liguri sono inattivi (non lavorano e non cercano un’occupazione) e il restante 40% sono disoccupati, la nostra provincia è l’unica con una maggioranza di Neet disoccupati sugli inattivi, pari al 54% contro il 44. Quale è il profilo dei disoccupati? Il 46% ha tra i 20 e i 24 anni, mentre il 30% è nella fascia dei giovani adulti (30-34 anni). La quota più alta dei Neet inattivi appartiene invece alla fascia 25-29 anni (34%). I Neet 15-19enni tendono ad essere più inattivi (9%) che disoccupati (2%). E ancora. I Neet disoccupati nella regione, e quindi anche alla Spezia, sono per lo più maschi (70%) mentre gli inattivi sono in maggioranza donne (59%). Quali motivazioni inducono gli inattivi a non cercare lavoro? Le più comuni sono la cura dei figli, bambini o altre persone non autosufficienti (18%), oppure il fatto di avere già un lavoro che inizierà in futuro.

Franco Antola