
Lavoratori dell’ex Oto Melara
Leonardo corre, cresce con "una chiara direzione di marcia in linea con gli obiettivi del piano industriale" ed un piano di efficientamento "pienamente operativo, con risultati superiori alle attese". Sono le parole dell’amministratore delegato Roberto Cingolani a tracciare i buoni risultati ottenuti nel primo semestre dell’anno, presentati ieri. In evidenza, nei primi sei mesi del 2024, l’Ebita a 503 milioni, +17%, i ricavi a 8 miliardi (+15,8%), gli ordini a 10,3 miliardi (+18,8%) che portano il portafoglio al livello record oltre i 43 miliardi. Il dato dell’utile netto registra un balzo contabile del 160,6%, a 555 milioni, beneficiando della plusvalenza da 366 milioni a seguito della valutazione al fair value della partecipazione detenuta precedentemente nel gruppo Telespazio, consolidato integralmente. Confermata la guidance 2024. "I risultati del primo semestre mostrano una crescita a doppia cifra sulle principali metriche del gruppo – dice Cingolani –. In questi mesi abbiamo anche raggiunto traguardi importanti nel rafforzamento delle alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa Europea. L’accordo con Rheinmetall rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre".
Non solo: dopo Rheinmetall, saranno valutare anche le possibilità di "ulteriori sinergie" con Iveco Defense Vehicle: alleanze, queste che riguardano da vicino anche lo stabilimento spezzino dell’ex Oto Melara. "Ora siamo impegnati a chiudere la joint venture con Rheinmetall, che speriamo di creare entro la fine di settembre. Poi analizzeremo la situazione di Iveco Defence, valuteremo se ci sono le possibilità per ulteriori sinergie. Non ci sono chiusure a priori ma ci devono essere sinergie tecnologiche, vantaggi industriali". Leonardo conferma la strategia di puntare su grandi partnership. "In questi mesi – ricorda Cingolani – abbiamo anche raggiunto traguardi importanti nel rafforzamento delle alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa europea". Con Rheinmetall "un’opportunità unica". Procede "il consolidamento del core business della difesa grazie all’accelerazione del processo di digitalizzazione e alla razionalizzazione del portafoglio, con la cessione di Underwater Armaments & Systems che dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, e l’uscita da business non-core quali Iia e Skydweller".
Mentre "la creazione della nuova divisione Spazio – il nuovo piano "sarà pronto entro la fine dell’anno" – posiziona Leonardo in segmenti di mercato in forte crescita": prosegue, in questo senso, il confronto per alleanze con Thales e Airbus, mentre "acquisizioni mirate" rafforzeranno il business della Cybersecurity: si punta, come anche nei droni, ad acquisizioni di piccole aziende dal costo "compreso tra il 15% e il 20% del fatturato della divisione che effettua l’acquisizione".