L’educazione ambientale fra i banchi delle scuole

Le lezioni dei Carabinieri forestali ai giovani studenti di elementari e medie. Ciclo di incontri sui comportamenti corretti da tenere a tutela della natura

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Le scuole della provincia a lezione di educazione ambientale con gli insegnamenti del Nucleo Carabinieri Cites di La Spezia impegnati in attività di prevenzione e contrasto dell’illegalità nei settori della biodiversità, commercio di animali e piante in via di estinzione, maltrattamento di animali e bracconaggio, coadiuvati dalle stazioni dei Carabinieri Forestali della provincia di La Spezia. Si è concluso il ciclo di incontri organizzato dai militari nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie): coinvolti nel progetto gli alunni delle scuole “La pianta” di La Spezia, “Michele Boeri” di Sesta Godano, Salvo D’Acquisto di Follo (Scuole primarie di primo grado) e “Poggi-Carducci di Sarzana”, Dante Alighieri” di Castelnuovo Magra, “Piaget” e “Pellico” di La Spezia e “Pietro Borrotzu” di Sesta Godano (Scuole secondarie di primo grado). Le lezioni hanno coinvolto complessivamente più di 500 alunni, in alcuni casi per coinvolgere il maggior numero di studenti e rispettare le normative anti covid, le lezioni sono state svolte online. Gli incontri sono stati incentrati non solo sulle attività dei Carabinieri Forestali in difesa dell’ambiente e degli animali, ma soprattutto sul concetto di biodiversità e sui corretti comportamenti che devono essere per contrastare l’inquinamento e la distruzione degli ambienti naturali, responsabili di fenomeni come il “cambiamento climatico” che sta mettendo in pericolo la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali e dello stesso genere umano.

Sono stati suggeriti agli studenti i corretti comportamenti da temere nei confronti di alcune specie animali presenti nel territorio, in particolare il lupo e le specie esotiche invasive come le tartarughe d’acqua e il calabrone asiatico. Infine è stato programmato un video sull’attività dei Nuclei cinofili antiveleno dei Carabinieri Forestali per la ricerca dei bocconi avvelenati. "L’educazione ambientale – dicono dal comando – costituisce da sempre un’attività di fondamentale importanza per i Carabinieri Forestali".