CHIARA TENCA
Cronaca

Le Iene, Striscia e Vikings. Con calice di vino Benvenuti nel salotto del terzino Dell’Orco

Il difensore dello Spezia racconta il suo ménage con la fidanzata Francesca e il beagle Joy. "Sono nato interista. Il mio idolo? Javier Zanetti"

di Chiara Tenca

Da Sant’Angelo Lodigiano al resto del paese, per metter tutto il suo impegno sul prato verde, ma anche per scoprire ogni angolo di quest’Italia che offre bellezze e tesori enogastronomici. Cristian Dell’Orco, difensore classe 1994, si racconta fra lavoro e passioni. "Sono della provincia di Lodi, nato da padre originario di Trani: una città meravigliosa, con una cattedrale incredibile. Sono cresciuto in un paesino di provincia fra Lodi e Milano, dove ho famiglia e amici e a cui resto molto legato: ogni volta che ho un giorno libero, torno appena posso, compatibilmente con le limitazioni. La scorsa stagione, invece, ero a Lecce e ne ho approfittato per incontrare i parenti pugliesi".

Con chi abita qui?

"Convivo con la mia compagna Francesca ed il nostro cane, il beagle Joy".

Come ha vissuto l’emergenza Covid?

"All’inizio, anche per il fatto di rimanere chiusi in casa, non ci si sentiva quasi toccati: i contagiati erano meno e sembrava quasi strano non poter uscire, ma penso che ora ci si sia resi conto del problema. Psicologicamente, ci abbiamo quasi fatto il callo, anche se è vincolante e un po’ opprime. Speriamo di uscirne al più presto, ma temo ci vorrà altro tempo".

Ha dovuto rinunciare a qualcuna delle sue passioni?

"Non posso più andare a visitare i posti in giro, cosa che amo molto. Fino a quando c’è stata la zona gialla, sono riuscito a vedere qualcosa: qui vicino, Porto Venere e Riomaggiore. Quest’ultima mi è piaciuta in modo particolare, con i suoi vicoletti, le case sul mare e il porticciolo. Anche in Salento, che conoscevo già perché ci andavo in vacanza da piccolo, ho visitato volentieri tanti posti, come la bellissima Otranto. Sempre in Puglia, sono stato a Polignano al Mare e Alberobello. Siamo nomadi, destinati a girare posti diversi".

C’è altro?

"Ho dovuto rinunciare anche a dei concerti: avevo già i biglietti per quello di Ultimo a giugno, ma è stato rimandato. Amo molto ascoltar la musica, soprattutto italiana. Spazio dal nostro cantautorato al rap".

Guarderà il festival di Sanremo, da appassionato degli artisti nostrani?

"Credo proprio di sì. Non ho seguito tutte le edizioni, ma se ci sono cantanti come Ultimo che mi piacciono, lo faccio".

Quindi, a cosa si dedica in tempo di pandemia?

"Guardo diverse serie e la mia preferita è ‘Vikings’, ambientata nel mondo dei vichinghi, come suggerisce il titolo. Fra i programmi, scelgo Le Iene e Striscia La Notizia. A volte sono anche invadenti, ma mi piace il fatto che cerchino di arrivare alla verità e di smascherare ciò che non va. La mia ragazza, invece, apprezza molto il gossip e lo seguo con lei. Guardiamo insieme il Grande Fratello, solo che nel frattempo leggo anche".

Che generi le piacciono?

"Libri sul mondo della finanza e sul vino. Quest’ultima è una mia grande passione, a cui mi dedico anche quando vado in giro: un giorno, ad esempio, ero con la mia compagna a San Gimignano e ho colto l’occasione per assaggiare la vernaccia".

E di qui ha provato qualcosa?

"Un vermentino dei Colli di Luni: decisamente mi è piaciuto".

Ha fatto in tempo a gustare anche la colazione alla spezzina, con caffellatte e focaccia?

"Veramente non la conoscevo… ma ore che me ne ha parlato, la proverò sicuramente!"

Ha già pensato a cosa farà non appena finirà la pandemia?

"Riprenderò i miei tour, partendo dalle Cinque Terre. E mi voglio dedicare anche ai prodotti tipici".

Che vita fa alla Spezia?

"Togliendo quest’ultimo periodo particolarmente intenso sul piano del gioco, la mattina esco con Francesca e Joy a fare una passeggiata guardando il mare, poi il pomeriggio se lei non lavora – il padre ha un’agenzia immobiliare e gli dà una mano in smart working – ci dedichiamo alle serie tv, anche alla sera".

Recentemente siete stati accolti da papa Francesco in Vaticano.

"Personalmente non sono ancora convinto della religione, ma sicuramente è stato un momento incredibile, un’occasione concessa a pochi. I miei erano molto orgogliosi. Il papa è una persona davvero umile e simpatica, ha fatto un discorso molto colloquiale e la visita è stata piacevole".

Come si trova con i suoi compagni di squadra?

"Bene, anche perché diversi li conoscevo già: Erlic a Sassuolo, Galabinov a Novara in B, e ancora Saponara, Farias, Deiola. Vado d’accordo con tutti e se dovessi dire con chi chiacchiero di più, penso a Provedel e Pobega, anche perché quest’ultimo è al mio fianco nel pullman solitamente".

Chi l’ha ispirata di più come calciatore?

"Sono nato interista e il mio idolo è sempre stato fin da bambino Javier Zanetti: una fonte d’ispirazione, non solo bravo giocatore, ma uomo di spessore e grandi valori. L’ho incontrato quando ero a Sassuolo ed Empoli nel tunnel prima della partita contro l’Inter, l’ho salutato e gli ho stretto la mano: una grande soddisfazione".