MATTEO MARCELLO
Cronaca

Le Grazie, ci risiamo. Un altro sversamento finisce nella baia di Ria

La prima volta, lo scorso febbraio, toccò al borgo di Fezzano. Questa volta, la chiazza inquinante è comparsa nella baia...

Un battello della Sepor impegnato nel recupero del materiale inquinante finito in mare. Le attività sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto e dall’Autorità di sistema portuale

Un battello della Sepor impegnato nel recupero del materiale inquinante finito in mare. Le attività sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto e dall’Autorità di sistema portuale

La prima volta, lo scorso febbraio, toccò al borgo di Fezzano. Questa volta, la chiazza inquinante è comparsa nella baia di Ria, alle Grazie, provocando non solo l’immediato intervento delle autorità ma anche il fuggi fuggi di chi si trovava in quel momento nell’unica spiaggetta balneabile del borgo. Si tratterebbe, anche in questo caso, di acque di sentina, anche se saranno i campionamenti disposti dalla Capitaneria di Porto della Spezia a fugare ogni dubbio. L’episodio ieri mattina, quando molti diportisti e qualche residente a passeggio lungo la banchina si sono accorti della grande chiazza maleodorante all’interno della baia: un mix di liquami vari, tra i quali idrocarburi, che ha presto raggiunto i moli del borgo. Immediati sono scattate le segnalazioni alla Capitaneria di Porto, che ha inviato sul posto due battelli della sezione di Porto Venere e del nucleo di polizia ambientale di stanza nel capoluogo. Con il supporto degli uffici dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale, è stato immediatamente attivato un battello disinquinante della Sepor che, assieme a un mezzo da terra, ha cominciato a pompare quella chiazza oleosa e maleodorante, che si estendeva su una superficie di circa cento metri quadrati all’interno della baia e che – proprio a seguito dell’immediatezza dell’intervento – è stata immediatamente confinata per prevenirne la dispersione. Un episodio di chiara matrice dolosa ma che, nei numeri, risulta decisamente più contenuto rispetto a quanto accaduto lo scorso febbraio a Fezzano: all’epoca, le prime ipotesi avevano fatto pensare allo scarico di una grossa nave commerciale. Sul posto, anche la polizia locale di Porto Venere, con gli uffici comunali che, proprio a seguito delle segnalazioni della Capitaneria di Porto, hanno disposto a scopo cautelare il divieto di balneazione nella spiaggia situata nei pressi della rotonda stradale e della chiesa del borgo graziotto.

Matteo Marcello