Lavori stagionali come opportunità Ma l’offerta supera la domanda

In vista dell’estate possibilità di assunzione a tempo per 2.540 persone tra ristorazione, alloggi e ospitalità. Nell’ambito del commercio ci sono 1.040 posti che ’chiamano’. La sfida di corrispondere ai bisogni.

Lavori stagionali come opportunità  Ma l’offerta supera la domanda

Lavori stagionali come opportunità Ma l’offerta supera la domanda

L’offerta di lavoro stagionale monta, la domanda non è sufficiente a corrispondere ai bisogni. Nella provincia sempre più teatro delle vacanze il tema è all’ordine, sul piano delle opportunità e delle storture da capire e superare. La circostanza è riemersa ieri nel focus su imprese e lavoratori del settore commercio e turismo nell’ambito della illustrazione della ricerca svolta da Rv Consulting su mandato degli enti bilaterali dei comparti sinergici e chiave dell’economia locale nei quali imprese e sindacati mirano al miglior funzionamento degli stessi. Nel mirino dell’analisi statistica 100 imprese e altrettanti lavoratori, intervistati. Un mare di dati quello riversato dal Roberto Vegnuti, titolare dell’azienda di ricerca e consulenza davanti ad una qualificata platea di istituzione ed operatori chiamata dalla riflessione da Confcommercio.

Il report sulle previsioni di new entries di lavoratori a tempo determinato da aprile a giugno suona a ritrovato slancio del tessuto economico dopo la pandemia: le attese sono di 2.540 lavoratori da impiegare nei servizi turistici (fra cui spiccano alloggio e ristorazione) e 1.040 nel commercio. Un’opportunità da cogliere. Insieme ad un bisogno: "Dare dignità al lavoro attraverso la leva salariale nel rinnovo dei contratti, tagli alle tasse, aiuti di welfare, revisione della naspi e delle politiche attive del lavoro" ha detto Mirko Talamone, presidente dell’ente bilaterale del turismo traendo le conclusioni dei lavori che una volta di più hanno certificato la potenza del motore turistico e i suoi effetti: affari e disagi da assalto. Non ultimo, lo svuotamento dei centri storici nella misura in cui gli affitti sono diventati improponibili per i residenti.

Di qui l’altra proposta: mettere dei tetti alla valorizzazione degli appartamenti ammobiliati a fine turistico: "Tre per singolo proprietario e per tempi limitati" ha auspicato Talamone indicando nella Puglia la regione pilota. Ai lavori ha partecipato anche il sindaco e presidente della Provincia Pierluigi Peracchini. Questa la sua "foto": "La Spezia è una città che sta attraversando un cambiamento importante e la sua crescita è dimostrata dai numeri riportati dal sistema Excelsior di Unioncamere, in particolare dall’aumento degli occupati nel lavoro dipendente. Noi stiamo continuando a lavorare per favorire lo sviluppo di tutti i settori economici del nostro territorio, partendo proprio dal turismo, la cantieristica e garantendo investimenti anche nei progetti comunali, a partire da quelli finanziati dal Pnrr. Vogliamo che la nostra economia diventi sempre più innovativa e continueremo su questa strada per creare opportunità per tutti e mantenere questo trend di crescita positivo".

Corrado Ricci