Lattarulo prende la rincorsa: "Sono pronto"

Il velocista Janko Lattarulo si prepara per la stagione di gare all'aperto con l'obiettivo di superare i 21'' sui 200 metri. Con un team di supporto dedicato, è pronto per affrontare sfide di alto livello e migliorare le sue prestazioni.

Con l’inizio delle gare all’aperto, entra nel vivo la stagione di Janko Lattarulo, portacolori dell’Atletica Spezia Duferco. Dopo un’intensa preparazione invernale, il velocista è in fase di scarico e rifinitura in vista della prima gara stagionale sui 100 metri in un meeting a Pavia. "Questo ed altri 100 metri serviranno per prendere un po’ la rincorsa – ci dice l’atleta spezzino – in vista dei veri obiettivi stagionali". Un inverno pieno di novità: Federico Leporati ha assunto compiti più da supervisore, gli allenamenti quotidiani sono seguiti dalla figlia Carolina, che di fatto si dedica esclusivamente a Janko, mentre un altro tecnico, Alessio Bottigliero, ha assunto il ruolo di mental coach. Un piccolo team creato per pensare in grande: "Per un atleta, abituato a gareggiare da solo, è importante avere delle persone attorno che gli dedichino il loro tempo, che lo facciano sentire bene". Lattarulo è atteso con grande curiosità, dopo essere stato invitato al meeting di Bruxelles a maggio, dove esordirà sui ’suoi’ 200 in uno stadio avveniristico (dotato di un tetto anti-vento per non pregiudicare le prestazioni degli atleti) e con un campo di partecipanti di prim’ordine. L’obiettivo è chiaro: "Dare l’assalto alla barriera dei 21’’ e comunque fare il minimo per gli Assoluti, quest’anno portato a 21,10". I riscontri invernali sono stati molto positivi, non è improbabile che già in Belgio la missione vada in porto, visto il personale di 21,16, della scorsa rassegna tricolore dove mancò la finale di pochissimo

Una volta fatto il tempo, la partecipazione ai meeting lascerà spazio alla seconda fase della preparazione, in vista degli Assoluti al Montagna, la pista di casa. Lattarulo è ottimista: "Il salto di qualità è avvenuto nelle ultime settimane: ho fatto tempi e medie come mai prima d’ora, la riprova della bontà del lavoro invernale. Le gare però sono un altro mondo rispetto agli allenamenti. Ho lavorato molto sui punti deboli, come la partenza dai blocchi, ho cercato di abbinare potenza e rapidità. Il fisico è in buone condizioni, ora serve lavorare sulla testa".

Mirco Giorgi