La Via dell’Amore Il museo della natura torna accessibile "Ingressi limitati"

Il ministro Santanchè parla della Bolkestein al convegno sul turismo "L’Europa ci chiede di applicare la direttiva sulle concessioni demaniali. Servirà un dialogo a tutela delle imprese e nella lotta ai ’furbetti".

La Via dell’Amore   Il museo della natura  torna accessibile  "Ingressi limitati"
La Via dell’Amore Il museo della natura torna accessibile "Ingressi limitati"

Il castello di Amboise, quello di Montsoreau, di Villandry o di Chenonceau hanno veramente qualcosa di più rispetto a quelli della Lunigiana? Probabilmente no, perché quelle nostrane sono fortezze e torri dalla storia altrettanto gloriosa, che però, dati alla mano, non possono vantare di certo lo stesso afflusso di visitatori di quelli transalpini. Parte da questo interrogativo il ministro Daniela Santanchè, ospite d’onore al convegno sul turismo organizzato al Terminal crociere, per cominciare il suo ragionamento e dare forza alla sua tesi. Difficile darle torto quando sottolinea come l’Italia non abbia nulla da invidiare in termini di bellezza rispetto alla Francia ma molto da imparare in termini di promozione e visione strategica. "Sono anni che ripetiamo – sottolinea il ministro, con lo stile combattivo che sempre la caratterizza – di come le nostre città, così cariche di arte e di storia, e le nostre spiagge, così belle e suggestive, possano davvero essere i nostri pozzi di petrolio. Concretamente però non si è mai fatto nulla, serve da subito un grande lavoro di promozione e di valorizzazione del nostro patrimonio. Questo convegno va nella giusta direzione, sono particolarmente contenta di essere alla Spezia perché questa città ha enormi potenzialità turistiche". Si comincia il ragionamento dall’entroterra per evidenziare come una sua corretta valorizzazione possa non solo creare opportunità per territori solo marginalmente toccati dai flussi ma anche, al tempo stesso, decongestionare quelle Cinque terre che in alcuni frangenti rischiano di rimanere soffocate da un numero eccessivo di presenze. "La via dell’Amore – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – a breve vedrà una sua riapertura parziale che diventerà totale nel 2024. Stiamo parlando di un gioiello, abbiamo investito oltre 20 milioni di euro per metterla in sicurezza, utilizzando per la maggior parte fondi regionali. Sarà un percorso il cui accesso sarà gestito con particolare attenzione, con una gestione controllata dei flussi, quasi fosse un museo della natura. Su questo punto stiamo lavorando d’intesa con il sindaco di Riomaggiore".

Un’apertura al numero chiuso, per preservare un’ecosistema bellissimo ma fragile. Altro tema ancora aperto quello delle concessioni balneari, sui cui il ministro Santanchè è fiduciosa si possa arrivare presto a una soluzione. "L’Europa ci chiede di applicare la normativa Bolkestein, che prevede una messa a gara delle concessioni demaniali. Serve un dialogo con le istituzioni di Bruxelles e un’opera di tutela delle imprese ma anche una lotta ai furbetti che subappaltano e una revisione dei canoni secondo il buon senso". Di turismo legato alle crociere ha parlato invece il direttore generale della Società Spezia e Carrara Cruise Terminal

Daniele Ciulli. "Il nostro porto continua a ricevere apprezzamenti da parte delle maggiori compagnie crocieristiche che speriamo di continuare a fidelizzare. Dopo la pandemia, il 2022 e il 2023 rappresentano il momento della rinascita. Il trend dell’ultimo decennio è sempre stato in crescita, quest’anno prevediamo di raggiungere un nuovo record con oltre 700mila passeggeri. Credo che per il territorio siano un’opportunità da non sprecare: i dati mostrano una ricaduta di 90 euro per ogni passeggero che scala La Spezia".

Vimal Carlo Gabbiani