REDAZIONE LA SPEZIA

La Uil: “Carceri liguri alla deriva”. La Spezia, due detenuti in rianimazione dopo aver tentato il suicidio

Condizioni non dignitose per un Paese che voglia dirsi civile

Il carcere di La Spezia (Frascatore)

Il carcere di La Spezia (Frascatore)

La Spezia, 14 novembre 2024 – Nel clima di forte tensione nelle carceri liguri, due gravi episodi si sono verificati nel carcere di La Spezia con altrettanti tentativi di suicidio

Martedì 12 novembre un detenuto di origine tunisina di 28 anni aveva tentato il suicidio alla Spezia. Salvato e rianimato, è stato trasportato al pronto soccorso, dove è tuttora in rianimazione. Sempre a La Spezia un detenuto italiano di 44 anni, l'11 novembre aveva tentato il suicidio in infermeria. Subito soccorso, si trova anche lui in rianimazione. Secondo Fabio Pagani, segretario Uilpa – Polizia penitenziaria le carceri liguri sono alla deriva. "Del resto, con 62.110 reclusi presenti a livello nazionale, a fronte di meno di 47mila posti disponibili, sono ben oltre 15mila i detenuti in sovrannumero - sottolinea Pagani - cui fa da contraltare una penuria di agenti per oltre 18mila unità. A ciò si aggiungano 3mila aggressioni alla Polizia penitenziaria, turni di servizio e carichi di lavoro massacranti e si ha la rappresentazione plastica di quanto le carceri versino in condizioni disastrose e non dignitose per un Paese che voglia dirsi civile".