REDAZIONE LA SPEZIA

La truffa dei Rolex pagati con assegni falsi

Fermati a Lucca dalla squadra mobile due napoletani che avevano raggirato uno spezzino per 13mila euro: intercettate le linee telefoniche

La fantasia dei truffatori non ha limiti e quando è suffragata dalla tecnologia, può arrivare a casi con risvolti incredibili. Come è accaduto nei giorni scorsi a uno spezzino, vittima ignara dell’escamotage ideato da una banda di napoletani specializzati nell’acquistare costosi orologi, pagando con assegni circolari falsi. E il venditore spezzino ha rischiato di privarsi del suo Rolex Submariner in cambio di un assegno da 13mila euro, che in realtà era solo un pezzo di carta. Gli è andata bene che la squadra mobile di Bologna era sulle tracce della banda dallo scorso ottobre e dopo aver informato i colleghi spezzini, sono riusciti a fermare i due truffatori a Lucca, con l’ausilio della polizia stradale, poco dopo l’acquisto alla Spezia. Si tratta di un 37enne incensurato ed un 35enne pregiudicato, entrambi napoletani. Sono stati trovati in possesso del Rolex Submariner oggetto della truffa, che è stato riconsegnato al proprietario, nonché di altri due orologi della stessa marca, sui quali sono in corso accertamenti. I due fermati, al termine dell’udienza di convalida, sono stati sottoposti all’obbligo di firma due volte al giorno.

Ecco come avveniva la truffa: un finto acquirente contattava sui siti un venditore di orologi di valore, preferibilmente Rolex. Pagava con un assegno circolare e quando veniva contatta telefonicamente la filiale della banca che apparentemente ha emesso il titolo, per verificarne la copertura, rispondeva al telefono un complice del truffatore il quale, mediante manomissione della centralina del telefono, intercettava la linea telefonica della banca, deviava la chiamata e rispondeva simulando di essere l’addetto allo sportello bancario, confermando ovviamente la bontà del titolo.

Si tratta di assegni riprodotti così bene, tanto da passare un primo controllo ed essere considerati apparentemente validi, fino a scoprirne la falsità soltanto dopo la trasmissione alla banca emittente.

E con questo modus operandi, la polizia ha accertato che l’attività illecita consumata in diverse regioni del nord Italia avesse, nel solo mese di ottobre, fruttato un profitto non inferiore a seicentomila euro. I primi due arresti erano stati effettuati lo scorso 28 ottobre ad Altedo in provincia di Bologna, proprio nell’atto di manomettere un armadio di derivazione delle linee telefoniche di una banca, che era già stata ’isolata’.

L’arresto dei due individui ha impedito la consumazione di altre truffe fino al 23 novembre quando altri due personaggi, già sospettati di essere dediti alla stessa tipologia di reati, si sono recati in cento alla Spezia per acquistare il Rolex Submariner con l’assegno da 13mila euro falso.

Massimo Benedetti