La tradizione si rinnova. Presepe di Manarola. Impianto fotovoltaico per abbattere i costi

La cerimonia l’8 dicembre: sarà la prima volta senza Mario Andreoli. L’associazione al lavoro per tramandare sapere e insegnamenti. Nuove tecnologie per ridurre le bollette nel segno della sostenibilità .

La tradizione si rinnova. Presepe di Manarola. Impianto fotovoltaico per abbattere i costi

La tradizione si rinnova. Presepe di Manarola. Impianto fotovoltaico per abbattere i costi

L’appuntamento sarà, come da tradizione, il prossimo 8 dicembre. Ma per il presepe di Manarola, natività luminosa tra le più grandi del mondo, non sarà un’accensione come tutte le altre. Sarà la prima volta senza Mario Andreoli, colui che le diede forma e sostanza sin dagli anni Ottanta. Un’eredità pesante, quella del 94enne deceduto il 22 dicembre 2022, che l’associazione Presepe di Manarola ha raccolto con premura e responsabilità, con l’obiettivo di tramandare quel rito che ogni anno porta migliaia di visitatori ad ammirare la collina delle Tre Croci allestita con quasi 250 figure illuminate oltre 15mila lampadine. "La prima accensione senza Mario sarà senza dubbio particolare, ricordo che lo scorso anno di questi tempi si affacciava al terrazzo per verificare l’allestimento del presepe, e poi alla sera andavamo a casa sua per aggiornarlo sulle attività. Le sue volontà, i suoi insegnamenti e il suo sapere rimarranno sempre – spiega Fabrizio Andreotti, consigliere dell’associazione –. In tutti questi anni in cui abbiamo lavorato assieme, Mario ci ha trasmesso il suo modo di lavorare, la sua visione, che era quella di incentivare il riciclo del materiale per farne nuove figure". L’allestimento procede un po’ a fatica, perchè come ricorda lo stesso Andreotti "gli anni passano per tutti, anche per le figure della Natività: alcune hanno quaranta anni e hanno bisogno di riparazioni e manutenzioni, tanto che abbiamo deciso di non installarne alcune perchè bisognose di maggiore manutenzione". Un impegno, quello dell’associazione, volto non solo a tramandare una tradizione che è diventata identitaria, ma che punta a rilanciare in chiave moderna quei principi di sostenibilità e compatibilità ambientale tanto cari a Mario. Una traccia ambientalista che si legge anche nel protocollo di intesa che l’associazione si appresta a firmare con il Comune di Riomaggiore e il Parco nazionale delle Cinque Terre. Nell’accordo, che prevede da parte delle istituzioni un contributo economico complessivo che potrà raggiungere la soglia dei ventunomila euro all’anno, vengono messe nero su bianco anche alcuni interventi dei qualisi farà carico l’associazione nei prossimi anni, come ad esempio l’efficientamento energetico del presepe luminoso, che passerà attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico che andrà a operare per abbattere sensibilmente il consumo energetico del presepe. "Non abbiamo ancora individuato l’area: chiusa quest’edizione del presepe, inizieremo a ragionare sul progetto, valutando quelle aree che potrebbero essere utili allo scopo e soprattutto rispettando quello che sono i vincoli paesaggistici – spiega Andreotti –. Agiremo anche sulle lampade, individuando quelle a minor consumo". Il presepe rimarrà acceso almeno fino alla metà di gennaio, per permettere al maggior numero di turisti e visitatori di gustarsi la splendida Natività. Nei prossimi giorni, l’associazione renderà noto il programma degli eventi collaterali che caratterizzeranno l’accensione dell’8 dicembre.

Matteo Marcello