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Il regista greco Dimitris Makris riceve il Premio alla Carriera
Con successo e grande affluenza di pubblico si è conclusa la nona edizione del La Spezia Film Festival, diretto dalla regista Paola Settimini e dallo sceneggiatore Paolo Logli. La giuria, presieduta dal regista Lamberto Bava e dal professor Roberto Danese, e composta da Giordano Giannini (critico cinematografico), Stefania Martinico (pittrice e scenografa), Ilaria Monfardini (attrice), Barbara Rossi (critica cinematografica), Gilberto Tortora (fondatore de ‘I Cinenauti’) ha deciso i diversi riconoscimenti.
Il festival, nello spazio ‘Un mondo a parte’ del Canaletto, si è aperto con la prima del film ‘Cose Nere’, fuori concorso, del regista spezzino Francesco Tassara, un giallo dalle sfumature horror interamente girato nel golfo.
Nei giorni successivi sono stati proiettati i corti e i lungometraggi finalisti partecipanti al concorso, mentre nella serata conclusiva è andato in scena ‘Polvere di Stelle’, uno spettacolo che tocca le tappe fondamentali del cinema, con Elisabetta Dini e la regia multimediale di Ines Cattabriga.
La giuria ha assegnato il premio miglior corto a ‘La soglia’ di Nicolò Tonani, Simone Colombo e Sofia Gasparetti, prodotto dalla Scuola Civica Luchino Visconti. Due premi a ‘Turisti’ di Adriano, per la miglior sceneggiatura e il miglior attore protagonista. A ‘Pioggia poco prima dell’estate’ di Costantino Maiani è andato il premio per la miglior attrice, mentre per la miglior fotografia è risultata vincitrice Ines Cattabriga con il cortometraggio ‘Comites in amore benigni’, e ‘Ka Mun Lee, the Huntress’ di Ugo Puglisi si è aggiudicato il miglior montaggio.
Premio della giuria al documusical ‘In principio era il canto’, diretto da Flavio Pagano e con protagonista la iconica Katia Ricciarelli. Menzione speciale ad Alessio Marocco, giovane regista romano, per la sua opera prima ‘Il mostro nella stanza’.
Tre premi per i lungometraggi in concorso: miglior film e miglior attrice al film ‘Feralia’ di Davide Candela e miglior attore al Gianluca Magni per il film ‘L’uomo che disse no’ di Mirco Alivernini.
I premi sono stati realizzati dall’artista Stefania Martinico, che come ogni anno ha creato pezzi unici e preziosi. Ospite d’onore di questa ricca edizione è stato l’importante regista greco Dimitris Makris, cui è stato conferito il premio alla carriera. Classe 1937, Makris, dopo aver studiato cinematografia a Roma, si trasferisce a Milano. È l’epoca di Carosello, la mitica trasmissione seguita ogni sera da milioni di italiani e Makris si distingue per le sue sensibilità e vena creativa girandone a centinaia, lavorando con stelle del cinema e del teatro. Tornato in patria sarà uno dei protagonisti del cinema greco, insieme ad altri registi dell’avanguardia.