
Un operatore della coop Verde Mare di Lerici, che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio e rinnovato le cariche sociali
Aumentano ricavi e investimenti, uniti a una costante crescita del personale impiegato nei tanti servizi. Una coop in buona salute, la Verde Mare di Lerici, che nei giorni scorsi si è riunita per l’approvazione del bilancio e per il rinnovo delle cariche sociali. Il presidente uscente Enrico Casarino, confermato per acclamazione, sarà accompagnato per il prossimo triennio da un consiglio di amministrazione composto d Annamaria Biso (vice presidente), Graziella Bonaguidi, Alberto Brunetti, Lauro Cabano, Giulia Micheloni e Monica Rossi, tutti eserciteranno il loro ruolo a titolo volontario. Il dato principale del bilancio 2024 riguarda i ricavi della gestione caratteristica, cioè del lavoro proprio della Verde Mare, che ha visto un incremento del 79%: dai 201.225 euro del 2023 a 454.685 euro. Una crescita del volume di attività accompagnata da un incremento dei costi di produzione: nel 2024 sono stati erogati stipendi per un totale di 230.416 euro contro i 114.677 del 2023, dato che riflette la crescita del personale che in tre anni è arrivato a sfiorare il numero di 20 addetti, quasi tutti soci lavoratori della cooperativa. Nella sua relazione, Casarino ha ricordato le principali attività, a partire da quelle che discendono dalla convenzione triennale con il Comune di Lerici: oltre a tutte le attività connesse al verde, alla manutenzione del territorio, al supporto a diversi uffici e servizi comunali, la convenzione contempla anche la gestione di attività legate al turismo, come il servizio di salvataggio per il molo di Lerici e la pulizia e il servizio di salvataggio per la spiaggia libera di Marinella di San Terenzo, ambito quest’ultimo che potrà essere ulteriormente ampliato alla luce dell’aggiudicazione (in Ati) della Scuola di vela di Santa Teresa e dei nuovi servizi avviati con la Sviluppo Turistico Lerici. Procede anche il recupero delle terre e delle produzioni agricole più legate al territorio: di recente l’affitto della coop per l’ampia area agricola del Portesone, passo decisivo per preparare, dopo il necessario intervento di ripristino e manutenzione, quel recupero di oliveti, terreni incolti e colture tradizionali del territorio, che consentirà anche di puntare alla produzione olio evo a marchio territoriale. Sempre di recente, l’inaugurazione della Batteria Chiodo di Montemarcello in Ati con la consorella coop di comunità Terre del Magra.