
Gli ospiti della Cittadella della Pace protagonisti di “I Love Pega“
Circa cinquanta ospiti della Cittadella della Pace di Pegazzano, gestita dalla Caritas diocesana, hanno partecipato, l’altra mattina, all’iniziativa ‘I Love Pega’: una pulizia straordinaria di tutto il quartiere, promossa da Mondo Nuovo Caritas, ente gestore del centro di accoglienza che da anni sorge a Pegazzano.
I migranti insieme a volontari e operatori di Caritas si sono impegnati nella pulizia di diverse aree del quartiere, in particolare di quella del parcheggio e dei giochi del Parco del Colombaio; via XV Giugno e le vie adiacenti fino al capolinea degli autobus. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto ‘’IntegrAzioni’’, nato grazie a un protocollo d’intesa siglato nel 2016 da Fondazione Carispezia con Caritas Diocesana La Spezia-Sarzana-Brugnato e Parco Nazionale delle Cinque Terre. Con oltre 80 partner, il progetto vuole rispondere ai bisogni dei più fragili e offrire nell’ambito della provincia della Spezia percorsi concreti d’integrazione e di inserimento socio-lavorativo nei settori dell’agricoltura e della manutenzione del territorio ma anche della nautica e della ristorazione.
Proprio nell’ambito del progetto ‘’IntegrAzioni’ è nata la cooperativa sociale ‘Il Cedro’, specializzata nella manutenzione del verde che, ieri mattina ha partecipato all’iniziativa occupandosi dello sfalcio e del taglio dell’ erba di diverse aree del quartiere e del parco del Colombaio. ‘I Love Pega’ è stata realizzata grazie anche al sostegno del Comune della Spezia, in particolare degli assessori Kristopher Casati e Giulio Guerri, e alla collaborazione attiva di Acam Ambiente S.p.a. e Ma.Ri.S.
L’intervento, è stato sottolineato, vuole essere il primo di una serie di iniziative dedicate al quartiere con l’idea di dare vita a un vero e proprio ‘Cantiere dell’Integrazione’ e con lo scopo di creare occasioni di incontro e scambio tra i migranti della Cittadella e gli abitanti di Pegazzano. "E’ un modo per dire grazie alle persone che vivono vicino a noi e all’Italia che ci ha accolto" spiega Abdelaziz, uno degli ospiti del Centro di Accoglienza.