
L’operazione delle Fiamme Gialle (. foto di archivio
Pensava che la macchina della giustizia italiana si fosse dimenticata di lui. Ma da nove anni il suo nome è rimasto inserito nell’inchiesta messa a punto nel 2016 dagli uomini della Guardia di Finanza della Spezia che erano riusciti a mettere le mani su un grande giro di spaccio di sostanze stupefacenti in particolare cocaina a Spezia e nella provincia. Della banda che spacciava droga rifornendo il mercato locale faceva parte, secondo le indagini portate avanti, anche Asllan Pema albanese classe 1970 che l’altro pomeriggio è stato arrestato dalla polizia di frontiera a Villa Opicina. Stava tranquillamente rientrando in Italia probabilmente forte della sua posizione.
Invece al momento dei controlli l’uomo è stato fermato dal personale di polizia per effettuare ulteriori accertamenti alla sua identità. E’ stato sufficiente inserire nel terminale i suoi dati per arrivare alla soluzione del sospetto. Sull’uomo infatti è ancora pendente un capo di imputazione per partecipazione all’attività criminosa di quasi 10 anni fa sulla quale era intervenuta la guardia di finanza. Secondo gli inquirenti Pema farebbe parte del gruppo di connazionali che faceva affari d’oro con gli stupefacenti in città e provincia. Fu un’operazione complessa quella portata avanti dalle fiamme gialle ma evidentemente non del tutto completata. Infatti all’appello mancava ancora qualcosa. Intanto l’uomo che è stato fermato alla frontiera di Trieste mentre stava per entrare nel nostro Paese. Le forze dell’ordine hanno quindi provveduto quindi all’arresto e al successivo trasferimento nel carcere di Triste. Lunedì mattina il giudice per le indagini preliminari Tiziana Lottini lo interrogherà con il collegamento da remoto tra il Tribunale della Spezia e il carcere.
Massimo Merluzzi