"E’ proprio vero viviamo in un mondo al contrario. Si condanna un servitore della Patria, rimosso con solerzia per avere avuto il coraggio di esprimere il suo pensiero da un governo di cui ci saremmo aspettati la stessa solerzia nei confronti di delinquenti". La voce fuori dal coro è di Emilio Di Pelino, vicesindaco di PorVenere, ex Incursore della Marina, esponente di FdI. Così ha postato ieri su Facebook per esprimere solidarietà al generale Roberto Vannacci, originario della Spezia. Gli abbiamo chiesto il perchè, visto il tiro incrociato dell’alto ufficiale rimosso dall’incarico per gli affondi contro gay, migranti, ambientalisti nel libro autoprodotto ?
"Perchè ho avuto modo di conoscere ed apprezzare le doti di militare del generale Vannacci all’epoca in cui comandò in Irak, tra il 2005 e il 2006, il dispositivo interforze costituito anche dagli Incursori. La mia è una solidarietà, spontanea e sentita, da ex militare".
Affondi condivisi?
"Ho letto gli stralci decontestualizzati del pensiero del generale pubblicati sui giornali. Credo sia doveroso un corretto approccio metodologico prima di esprimere un giudizio compiuto: occorre leggere l’insieme. Ho per questo ordinato il libro. Ma intanto ho sentito il bisogno di testimoniare solidarietà alla persona che, anche se avesse ecceduto, va apprezzata nell’insieme".