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La scomparsa di Guglielmo Bonati. Una vita nel segno del ciclismo: "Ci ha fatto amare questo sport"

Corridore negli anni ’50, ha poi aperto un negozio di vendita di biciclette. I funerali domani a Migliarina

La scomparsa di Guglielmo Bonati. Una vita nel segno del ciclismo: "Ci ha fatto amare questo sport"

Con Guglielmo Bonati, scomparso nel tardo pomeriggio di domenica all’età di 87 anni, se ne va un pezzo di storia del ciclismo e del commercio spezzino. Classe 1936, ha iniziato la carriera nel mondo del ciclismo come corridore negli anni ’50, mentre nel decennio successivo ha intrapreso dapprima l’attività di meccanico nella bottega di piazza Concordia , per poi iniziare la vendita di biciclette con la concessionaria dei più prestigiosi marchi nel settore, vendendo, nel suo negozio ‘Cicli Concordia’ dalle bici per bambini fino ai gioielli per amatori a quattro generazioni di spezzini e ricevendo la targa del Comune di ‘Bottega storica’. Fin dagli anni ’70, inoltre, ha svolto ruoli dirigenziali importanti nel Comitato provinciale della Federazione ciclistica italiana, ma soprattutto è stato fondatore e sponsor delle più importanti squadre ciclistiche provinciali. Nel 2013 è stato poi tra i soci rifondatori del Pedale Spezzino del quale era presidente onorario e fino alla scorsa stagione sempre presente alle manifestazioni organizzate. Simone Mannelli, ora dirigente nazionale della Fic, è stato un suo corridore e lo ricorda per i ruoli svolti nell’ambito del ciclismo provinciale e regionale e per il rapporto fraterno con il padre Cesare. "Guglielmo era una persona con un carisma eccezionale – dichiara Mannelli – Negli anni ’70 e ’80 un suo intervento risolveva qualsiasi problema nell’ambito dell’attività sportiva.

Ricordo tutte le volte che, dopo una mia elezione a livello nazionale, lo andavo a trovare e lui sempre si commuoveva per il risultato raggiunto, ricordando mio padre e quanto sarebbe stato felice. Si commosse anche lo scorso anno quando gli feci visita in negozio insieme al presidente nazionale della Federazione Cordiano Dagnoni, un significato di immenso valore per chi, come lui, ha sempre avuto rispetto e considerazione per le istituzioni". Anche Giacomo Cozzani, ora vicepresidente del Comitato regionale della Federciclismo ed ex corridore, gli dedica un pensiero: "Ci ha trasmesso la passione per il ciclismo sia pedalato che a livello dirigenziale, insegnandoci che la parte societaria è fondamentale nell’attività perché mette i ragazzi nelle condizioni di fare attività". Attestati di cordoglio sono arrivati dal sindaco Pierluigi Peracchini che lo ricorda come un "vero e proprio mito", nell’ambiente ciclistico e da tutti gli organi della Federciclismo, a cominciare dal presidente Dagnoni, dal presidente regionale Sandro Tuvo e dal fiduciario provinciale Alessio Baudone. Condoglianze da parte nostra al figlio Francesco e alla famiglia. I funerali domani alle 15.30 alla chiesa di Migliarina.

Marco Magi