La nuova sfida di Maurizio Laudicino si chiama ‘For People’

Dopo la partecipazione a ’Uomini e donne’ arriva un format sul modello ’Stranamore’ di Castagna

La regia di ’Elia’ curata da Olcese insieme a Nervi

La regia di ’Elia’ curata da Olcese insieme a Nervi

LA SPEZIA

Non un parquet, non un campo da calcio e nemmeno un salotto televisivo. Lo spezzino Maurizio Laudicino, oggi manager sportivo, ex direttore marketing del Livorno calcio e con un recente passato da direttore generale del Pistoia Basket, è pronto per una nuova sfida: il progetto ‘For People’. Dopo l’esperienza su Canale 5 a ‘Uomini e Donne’, questa volta si trasferirà in mezzo a quella gente che ormai lo accompagna tutti i giorni. Una social community che ha ormai superato quota 40mila e che lo sta sommergendo di attenzioni e affetto sincero. Laudicino ha deciso di alzare l’asticella.

"Ogni giorno ricevo centinaia di messaggi – afferma – a cui cerco di rispondere anche la notte. Sapete perché lo faccio? Perché questa improvvisa e inaspettata notorietà mediatica, mi ha fatto scoprire un mondo che ignoravo, fatto di persone sole che chiedono solo di essere ascoltate. ‘For People’ muove da questo principio: ascoltare i loro bisogni e dare per quel che è possibile un po’ di conforto". Il progetto nasce in collaborazione con Linking agency di Roma, IB Communication, Davide Angeli make up company e Lorenzo Pugnanoni di Lollo Magazine di Ancona. Lo dice il titolo: andare incontro alla gente comune, provando a convogliare la popolarità che Laudicino si è visto piovere addosso dopo la partecipazione a ‘Uomini e Donne’ in un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. "Insieme ad un gruppo di professionisti con i quali collaboro da tempo stiamo lavorando per dar voce a tutta questa gente. Lo porteremo avanti in tre step: il primo è quello che già sto facendo, e cioè una serie di dirette sul mio canale Instagram per dialogare con loro. Ho messo a disposizione la mia mail ([email protected]) per dare la possibilità a tutti di scrivermi e raccontarmi le loro storie, i progetti, i bisogni e i desideri. Attraverso il mio lavoro sono in contatto con centinaia di aziende che potrebbero essere di supporto". Il secondo passo sarà il più emozionante. "Mettere in piedi un team itinerante (l’idea di fondo, per chi lo ricorda, è il camper di ‘Stranamore’ di Alberto Castagna, ndr.), che percorra l’Italia da nord e sud per raccogliere direttamente a casa loro le storie di queste persone". L’ultimo passaggio è quello di creare una piattaforma social completamente diversa dalle altre. "Una community che le stimoli a uscire di casa, anziché rinchiudersi in una stanza a chattare con uno sconosciuto".

Marco Magi