FRANCO ANTOLA
Cronaca

La Palmaria secondo Perotti: "Polo di studio sulla botanica e un impianto a metanolo per produrre idrogeno green"

Il patron della cantieristica in contatto con associazioni ed enti locali sul progetto-pilota "Un approccio olistico e filantropico a quel mare al quale ci dedichiamo professionalmente".

La Palmaria secondo Perotti: "Polo di studio sulla botanica e un impianto a metanolo per produrre idrogeno green"

Un forte impulso produttivo sul versante della nautica di fascia alta, core business del gruppo, ma anche l’impegno ad aprire nuovi orizzonti di crescita green per le isole minori attraverso il finanziamento di progetti ad hoc. Un filone inedito, che porta Sanlorenzo a guardare alla Palmaria come possibile laboratorio e luogo di studio della botanica autoctona, oltre che sito consacrato al turismo lento e sostenibile. Con un ulteriore "valore aggiunto energetico" legato a un progetto per la produzione di idrogeno con un impianto a metanolo verde da realizzare proprio sull’isola. E’ quanto il presidente e chief executive officer del gruppo Sanlorenzo, Massimo Perotti anticipa, fra l’altro, in questa intervista a La Nazione.

Perotti, i numeri del consuntivo 2023 dipingono per Sanlorenzo un quadro di significativa crescita e una previsione di espansione del mercato, soprattutto in Europa. Quali ricadute per le aziende del gruppo che operano sul territorio, indotto compreso?

"I risultati preliminari sottolineano ancora una volta la chiara direzione di crescita dell’intero gruppo, che si riflette in tutti i principali indicatori, reddituali e patrimoniali, e nella capacità di generare costantemente flussi di cassa che sostengono gli investimenti futuri. Il nostro obiettivo è proseguire e consolidare l’espansione del gruppo, anche tramite nuove acquisizioni, e grazie al supporto e alla stretta collaborazione con tutta la nostra filiera produttiva: le migliaia di aziende e imprese artigiane che hanno un ruolo fondamentale per garantire gli standard di eccellenza Made in Italy che contraddistinguono gli yacht del gruppo".

Ci sono investimenti specifici, o nuove commesse importanti, per le aziende spezzine e quali, eventualmente?

"La crescita continua che caratterizza Sanlorenzo porta con sé benefici inevitabili per la realtà e l’indotto locale. La divisione Superyacht vede il suo sito produttivo proprio a Spezia: lo sviluppo del business del metallo è avvenuto con grande rapidità, con 52 unità consegnate e la previsione di varare altre navi nel 2024. Ciò ha portato grandi benefici all’economia della zona: esempio pratico è il recente inizio del processo di allestimento del primo 72 metri in acciaio, attività che ha coinvolto centinaia di lavoratori dipendenti e un numero significativo di aziende del territorio con appalti di lavorazione".

Nella vostra mission c’è anche un impegno, con Fondazione Sanlorenzo, a sostegno delle isole minori del Mediterraneo col finanziamento di progetti che contribuiscano allo sviluppo socio-culturale ed ambientale. C’è qualcosa anche per le isole spezzine?

"La Fondazione Sanlorenzo nasce dalla volontà di restituire un’attenzione filantropica a quel mare a cui continuiamo a dedicare il nostro impegno professionale. Insieme ai miei figli, Cecilia e Cesare, e anche grazie al coinvolgimento dell’azienda, perseguiamo l’obiettivo di sostenere con un approccio olistico quelle comunità che più di tutte hanno nel mare le radici della loro storia. Essendo la Palmaria l’isola più vicina a noi, abbiamo intenzione di farne il punto di partenza delle nostre attività. Stiamo infatti lavorando insieme agli enti locali e alle associazioni del territorio per realizzare un progetto che possa avere il duplice intento di rendere l’isola sia un luogo di studio della botanica autoctona che un luogo di accoglienza per coloro che desiderano passarvi del tempo, nell’ottica di destagionalizzare i flussi turistici e nel rispetto dell’ambiente circostante. Nostra volontà è inoltre portare sull’isola l’utilizzo della tecnologia per la produzione di idrogeno tramite sistema fuel cell a metanolo verde, come fonte di produzione sicura di energia pulita e alternativa, con la possibilità di farne un progetto pilota ed esportarlo anche in altri contesti isolani. Tecnologia che prima verrà sperimentata nell’alimentazione dei servizi di bordo di un nuovo superyacht che verrà varato nella primavera di quest’anno".