REDAZIONE LA SPEZIA

La lunga attesa. Visite specialistiche ed esami complessi. Dati da bollino rosso

Il report sui tempi di erogazione delle prestazioni evidenzia le solite lacune. Un’elettromiografia da fare entro dieci giorni? Ne servono quasi trecento.

Il report sui tempi di erogazione delle prestazioni evidenzia le solite lacune. Un’elettromiografia da fare entro dieci giorni? Ne servono quasi trecento.

Il report sui tempi di erogazione delle prestazioni evidenzia le solite lacune. Un’elettromiografia da fare entro dieci giorni? Ne servono quasi trecento.

Chissà se il neo presidente regionale Marco Bucci – che sulla riduzione delle liste d’attesa ha basato buona parte della sua campagna elettorale e anche i suoi primi passi da governatore – così come l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, abbiano avuto l’opportunità di leggere i dati dell’ultima rilevazione (aggiornata al 9 dicembre) effettuata da Asl5 per monitorare i tempi d’attesa sulle principali prestazioni e visite specialistiche. Di sicuro, avrebbero pensato che il lavoro da fare è davvero tanto. In attesa di vedere i risultati dell’installazione dei nuovi macchinari acquistati con i fondi del Pnrr – due nuovi tomografi computerizzati al Sant’Andrea, la nuova macchina per la risonanza magnetica a Sarzana, un tavolo radiologico telecomandato per Radiologia, solo per citarne alcuni – i cittadini dovranno come al solito ’armarsi’ di pazienza in attesa che dalla Regione arrivi un piano per ridurre attese che oggi appaiono lontane dalle esigenze dei cittadini. Le situazioni da ’matita rossa’ sono tantissime. Una angioTac all’aorta addominale in tempi brevi – cioè entro dieci giorni – si potrà effettuare solo dopo 34 giorni. C’è di peggio. Ad esempio, per chi è alle prese con problemi al colon e all’intestino. Una colonscopia viene offerta da Asl5 in 41 giorni per la fascia B, 241 giorni per quella D (differibile, da fare entro 60 giorni), e addirittura 626 giorni per un esame programmato, da eseguire tecnicamente entro 90 giorni. Una lunga lista che prosegue con l’elettromiografia semplice (294 giorni in fascia B, 323 in D, 372 in P), e che ha le sue maggiori criticità nelle prestazioni di risonanza magnetica. Una Rm all’addome con mezzo di contrasto (ma anche senza) si può fissare oggi in 203 giorni sia se la ricetta reca la dicitura B o D, mentre ne servono 300 se programmata. Situazione complessa anche per un analogo esame alla colonna cervicale e alla colonna toracica (113 giorni in B, 234 in D e P). Leggermente meglio, anche se lontani dai tempi stabiliti dalla legge, per ciò che riguarda le Tac. Per un esame completo all’addome con mezzo di contrasto, servono 34 giorni in fascia B, 72 in D e 157 in D. E se l’azienda non brilla per la tempestività con cui eroga gli esami, analoga cosa si può dire anche per le visite specialistiche. Una visita di chirurgia vascolare? In 134 giorni per la fascia breve, 141 per quella differita, oltre un anno (372 giorni) per la visita programmata. Va peggio se è necessaria una visita di medicina fisica e riabilitativa: 146 giorni in B, 350 in D e P), una visita oculistica (217 giorni) o pneumologica, dove i tempi d’attesa variano dai 58 giorni con prescrizione breve, ai 189 giorni per la visita programmata. Tempi, quelli pubblicati dall’azienda, che sono da riferirsi esclusivamente alle strutture specialistiche ambulatoriali di Asl5 e agli istituti privati accreditati e convenzionati con la stessa azienda, che tuttavia, conscia del problema, sulla pagina web del proprio sito e dedicata ai tempi d’attesa, indica con solerzia il numero verde per la riduzione dei tempi di attesa (800.185466) da chiamare per alcune prestazioni qualora "l’appuntamento fissato non rispetti il codice di priorità assegnato nella ricetta".

Matteo Marcello