FABIO BERNARDINI
Cronaca

La delusione dei tifosi: "È come una sconfitta"

"Gli imprevisti possono sempre capitare, se ne sarebbe dovuto tener conto"

"Delusione enorme, una sconfitta giocare il derby contro il Pisa a Cesena". L’impossibilità di tornare al ‘Picco’ domenica prossima è un’autentica mazzata per i tifosi aquilotti, costretti all’ennesima trasferta in una partita sentitissima come quella contro i nerazzurri toscani. Dispiacere nelle parole del sindaco della Spezia e tifoso aquilotto Pierluigi Peracchini: "I lavori e le progettazioni di un intervento così complesso sono a cura della società, noi come Comune abbiamo facilitato a tempo di record ogni passaggio amministrativo. È chiaro che durante la realizzazione dell’opera possano emergere sorprese, speriamo che al più presto si possa tornare al ‘Picco’. Dispiace per la città e i tifosi, noi come Comune il nostro lo abbiamo fatto e lo rifaremo ma questi ritardi non sono dipesi da noi". Amareggiato il noto tifoso Alessandro Maggiorelli: "Enorme delusione perché, a mio giudizio, fin dall’inizio si sarebbe dovuto fissare l’obiettivo a giocare il match contro il Pisa senza tribuna, accelerando i lavori per gli spogliatoi. In edificazioni così importanti e consistenti gli imprevisti possono sempre capitare, se ne sarebbe dovuto tener conto con lo studio di un piano B qual è stato, appunto, quello posto in essere in corso d’opera con la decisione di chiudere la tribuna. La squadra e i suoi tifosi stanno risentendo tantissimo non poter giocare in casa, emigrare nuovamente a Cesena per il derby con il Pisa è una sconfitta per tutti". Deluso Andrea Bianchi: "I ritardi e gli intoppi sono all’ordine del giorno nel settore edile. Nell’ottica della squadra è un danno gravissimo, lo abbiamo visto con le partite fino ad ora disputate, giochiamo perennemente in trasferta". Angelo Molinari la prende con filosofia ma pone un interrogativo: "Avevamo messo in preventivo la possibilità di un nuovo slittamento della riapertura del ‘Picco’. Mi domando, però, perché non sia stato scelto uno stadio più vicino come ad esempio Piacenza, rispetto a Cesena che dista 300 chilometri dalla nostra città". "Sono doppiamente dispiaciuto - afferma Alberto Pandullo -, in primis perché non avrei voluto la disputa del derby dato che ciò avrebbe significato la nostra permanenza in Serie A e poi perché avrei voluto giocarlo al Picco e non certo a Cesena. Giocare a 350 chilometri grida vendetta. Invito lo Spezia a dare una mano ai tifosi con l’allestimento di pullman".