La Spezia, 30 agosto 2023 - Comune e Curia negano gli spazi, ma a Bonassola la ’Giornata del Rispetto di ogni Spiritualità’, iniziativa che da cinque anni vede in prima linea don Giulio Mignani, l’ex parroco del paese sospeso a divinis dal vescovo per le esternazioni in materia di aborto, eutanasia e coppie arcobaleno, si farà lo stesso. La Casa del Popolo di Montaretto, storico ‘feudo’ rosso della riviera, ha teso la mano a don Giulio, aprendo i propri spazi all’evento che da ormai un lustro vede confluire nel piccolo borgo rivierasco centinaia di persone con vissuti spirituali diversi. L’appuntamento è per domenica 3 settembre dalle 12, ma di certo in paese non sono passati inosservati i ‘niet’ della Curia (all’utilizzo degli spazi fruiti negli anni precedenti, adiacenti alla chiesa di Santa Caterina) e del Comune.
Se il diniego della Diocesi è apparso scontato ai più, viste le recenti e note vicissitudini, lo stop del Comune ha sorpreso molti, don Giulio compreso, che parla di "disguidi che ci hanno molto rammaricati, oltreché stupiti. Un responsabile della Proloco si era offerto di aiutarci a organizzare l’evento, ha chiesto il permesso di poter disporre dello spazio vicino alla Chiesa: padre Marco (l’attuale parroco del paese; ndr) ha detto di aver bisogno del benestare della Curia, che però ha negato il permesso. Ci siamo allora rivolti al Comune per chiedere l’occupazione di una porzione di suolo pubblico, confidando nel fatto che poco tempo prima il sindaco si era già dimostrato favorevole al ripetersi dell’iniziativa. Ma sorprendentemente – dice don Giulio – il sindaco stesso ci ha riferito tramite Whatsapp che il parere della giunta e della maggioranza era stato all’unanimità negativo. Non abbiamo ancora avuto alcuna spiegazione in merito. La decisione ci ha stupito, credo che un Comune debba limitarsi a valutare la fattibilità dell’iniziativa". Nel frattempo la notizia si è sparsa rapidamente in paese, e ha trovato l’immediata risposta della Casa del Popolo di Montaretto, che ha offerto a don Giulio la possibilità di tenere l’evento nello storico edificio.
"Siamo molto grati della sensibilità dimostrata dai responsabili del Circolo verso questo evento, del tutto laico, pacifico e apartitico. Con la Casa del Popolo in questi anni si è creato un ottimo rapporto, quando abbiamo dovuto rifare il tetto della chiesa si sono mobilitati per raccogliere i denari necessari" dice don Giulio, che in questi mesi di sospensione, dopo essersi visto negare dalla Curia la possibilità di prestare servizio alla Caritas, sta operando come volontario presso la cooperativa Gulliver, in attesa dell’avvio dei lavori dell’intergruppo parlamentare dedicato ai Diritti Fondamentali della Persona, previsto per l’autunno. La vicenda ha peraltro innescato inevitabili polemiche contro la decisione del Comune. Federica Schiaffino di ‘Bonassola Futura’, ex vicesindaco oggi all’opposizione, ha chiesto accesso agli atti con cui l’amministrazione avrebbe negato l’autorizzazione. "Un rifiuto inaccettabile e incomprensibile, che stigmatizzo pesantemente – dice l’esponente di sinistra –. È evidente che ci siano due sinistra e Bonassola: una che nega ed è in preda a una crisi di identità, e una che fortunatamente si presta a queste iniziative. Mi chiedo quali siano le posizioni di questa amministrazione su temi che dovrebbero essere ideali irrinunciabili e pane quotidiano per la sinistra. Questo atteggiamento è inaccettabile".