Chiamata per don Giulio E’ consulente dei politici

Entra a fare parte dell’Intergruppo parlamentare sui diritti della persona. L’invito è arrivato dalla senatrice Castellone (M5S) promotrice dell’organismo.

Chiamata per don Giulio  E’ consulente dei politici

Chiamata per don Giulio E’ consulente dei politici

Don Giulio Mignani è entrato a fare parte dell’Intergruppo parlamentare dedicato ai Diritti Fondamentali della Persona. Si tratta di un organismo costituito da deputati, senatori ed esponenti della società civile (55 componenti in tutto) che ha per obiettivo quello di "promuovere - come ha spiegato la proponente, la senatrice Mariolina Castellone (M5S) che ha invitato il sacerdote a farne parte - una riflessione sociale, giuridica ed economica, costante e trasversale sui diritti fondamentali della persona, al fine di individuare le migliori strategie per garantire una società equa, inclusiva e rispettosa della dignità umana in ogni suo aspetto".

L’ex parroco di Bonassola - sospeso a divinis dal vescovo per le esternazioni in materia di aborto, eutanasia e coppie arcobaleno - martedì ha varcato la soglia di Palazzo Madama per l’insediamento dell’organo. Lo ha fatto palesando il suo essere sacerdote, con clergyman sulla camicia. Ma anche puntualizzando il suo stato.

Cosa ha detto?

"Durante il mio intervento - spiega - ho innanzitutto ringraziato la Senatrice per avermi invitato a partecipare all’Intergruppo, affermando che è per me un onore farne parte. Ho poi ricordato i temi sui quali ho riflettuto, particolarmente in questi ultimi anni, e ho quindi indicato come l’apporto che posso dare (non essendo io un esperto e non avendo competenze specifiche, a differenza delle tante altre persone presenti nel gruppo) sia legato al contatto avuto con tante persone e con il loro vissuto (fondamentale per comprendere le situazioni reali della vita). Ho inoltre ricordato che non potrò essere considerato un portavoce della Gerarchia della Chiesa, essendo stato sospeso a divinis proprio per le mie posizioni in contrasto col Magistero. Ho però aggiunto che posso, in un certo senso, essere comunque il portavoce di una gran parte dei fedeli della Chiesa Cattolica, quella che desidera si compiano dei passi in avanti relativamente ai diritti civili e, in particolare, riguardo ai temi sui quali mi sono espresso. Ho poi concluso affermando che il mio essere parte dell’Intergruppo anche da prete, vuole in realtà essere proprio un ricordare costantemente l’importanza della laicità dello Stato".

Temi di prossima trattazione?

"Riforma del sistema sanitario con particolare attenzione sulla salute mentale e sulla salute riproduttiva; ricerca scientifica e relativi investimenti; bioetica e diritti; Costituzione e diritti... delle minoranze, dei migranti... come anche il diritto al futuro per i giovani". In prospettiva la costituzione di sottocommissioni da definire.

Corrado Ricci