’Italian Oyster Fest’, su il sipario. Il taglio del nastro a Calata Paita

Il sottosegretario La Pietra intervenuto nella serata di ieri per prendere parte all’apertura delle danze "Questa manifestazione è la prova che il settore cresce. Anche i francesi fanno i conti con la nostra qualità".

’Italian Oyster Fest’, su il sipario. Il taglio del nastro a Calata Paita

’Italian Oyster Fest’, su il sipario. Il taglio del nastro a Calata Paita

La location è bellissima, il mare è splendido, i profumi dell’enogastronomia sono meravigliosi. Il taglio del nastro da parte delle autorità sancisce, nel tardo pomeriggio di ieri a Calata Paita, l’apertura della prima edizione dell’Italian Oyster Fest, un evento nato dalla collaborazione tra Camera di Commercio Riviere di Liguria, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Legacoop Liguria e Cooperativa Mitilicoltori spezzini. "Questa manifestazione è la prova tangibile della crescita del settore dell’ostricoltura – dichiara Patrizio La Pietra, sottosegretario ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste –. Non a caso l’evento viene organizzato alla Spezia, uno dei principali centri italiani di acquacoltura specializzato nella coltivazione delle ostriche che, grazie all’impegno e alla competenza dei nostri allevatori, sta registrando uno sviluppo esponenziale, del quale si sono accorti anche i nostri cugini francesi, da sempre leader del settore, ma che ora devono necessariamente fare i conti con la qualità prelibata delle ostriche made in Italy".

In realtà tutto a Calata Paita è partito alla mattina (e proseguirà fino a domani), con l’apertura degli stand, le degustazioni di ostriche (abbinate ai vini) i laboratori e tanto altro, che il pubblico, giunto numeroso, ha apprezzato molto. Intanto, gli ostricoltori presenti hanno accolto con piacere le parole di La Pietra. "Per il futuro, il Masaf – conclude – intende continuare a supportare e affiancare gli ostricoltori italiani nelle varie sfide, contribuendo al superamento dei principali ostacoli che limitano e rallentano lo sviluppo dell’ostricoltura, dando impulso a un nuovo mercato, che potrà costituire una fondamentale svolta per l’intera categoria, favorendo uno sviluppo economico e di mercato, contraddistinto, anche da una piena sostenibilità ambientale e sociale".

Marco Magi