REDAZIONE LA SPEZIA

Intime sfumature di Forlai Esce ‘Singolari & Plurali’

Il nuovo album dello spezzino disponibile sulle piattaforme, in cd o su Usb. Quattro inediti e i singoli prodotti dal 2019. Hanno collaborato preziosi artisti

Quattro anni di attesa, ma ne è valsa la pena. ‘Singolari & Plurali’ è il nuovo album di Giordano Forlai, disponibile da oggi sulle piattaforme o direttamente su chiavetta Usb e cd contattando l’autore sui suoi canali social. "Ho raccolto i singoli prodotti dal 2019 in poi – spiega lo spezzino – e quattro altri brani inediti. In alcune canzoni duetto con vari preziosi artisti, ecco perché singolari e plurali". Il filone musicale ha meno sfumature rock o progressive rispetto al precedente lavoro e si espone più romantico e interiore cercando, con le sue sfumature, di non confondersi con quanto propone il mercato attuale. "Con artisti creati a tavolino, con offerte musicali fotocopia, con liriche vuote e superficiali, difficili da digerire per me che ho sempre amato il genere cantautorale italiano di un certo spessore". Nei vari ruoli di coautori e arrangiatori troviamo, inoltre, Aldo De Scalzi, Massimo Trigona, Max Marcolini, Carlo Parola, Adelchi Azzalini e Aldo Di Marco. Il primo brano è ‘Penelope’ nel quale si metaforizza l’amore e la passione dello sposo Ulisse, per chi è lontano dal proprio Paese. Poi ‘Samurai’, cantata con Valeria Bruzzone, dove si eleva un canto alla fedeltà e all’amore in stile orientale. ‘Ultimo’ è il brano più tragico dell’album, dove si dà voce all’amore di un padre verso il figlio mentre vivono le conseguenze della guerra. In ‘Non torneremo più’, in duo con Luca Simmons, si parla del sentimento dello sconforto, che fa sognare di andarsene in luoghi lontani. ‘Amica mia’, cantata con Stefania Orrico, è quasi un’implorazione che tutti gli artisti fanno alla dea Fantasia. Il sesto brano è dedicato allo scienziato ‘Ettore Majorana’, sposando la tesi che abbia preferito scomparire nel nulla, piuttosto che collaborare coi nazisti. ‘Io ti sento’, è il brano che Giordano ha dedicato al papà. "Ricordandolo mentre mi trovo nei luoghi familiarmente originari dell’Appennino Tosco-Emiliano, intrise di sensazioni vissute insieme. Ho cantato nell’occasione, rendendo il tutto più universale, con quattro voci eccellenti: Roberto Tiranti, Carlo Parola, Massino Trigona e Matteo Merli". L’ottavo brano è ‘L’aquilone’, dove è proprio l’oggetto a parlare al bambino con la speranza che inizi ad imparare, con questo gioco, i valori della vita. A chiudere, ‘Volo anch’io’, dedicato all’ultima notte di Giovanni Valentin di diversi anni fa. "Valentin ‘Hans Cassonetto’ era un clochard italiano molto conosciuto a Bolzano, particolarmente famoso per aver rifiutato una eredità milionaria e per la sua attività sociale di differenziare i rifiuti nei cassonetti della sua città".

Marco Magi