CORRADO RICCI
Cronaca

La Spezia, incendio fra le case alle porte della città

Tre complessi di via Antoniana sono stati evacuati. Il fuoco, alimentato dal vento, ha mandato in fumo alberi e colture

Le fiamme fra la zona di Sarbia e l’Antoniana alla fine di luglio

La Spezia, 21 luglio 2022 - Le fiamme hanno mandato in fumo alberi, colture e allevamenti di api, fino a lambire le case e costringere gli occupanti al dilemma: scappare o fronteggiarle con le manichette dell’orto? Tre complessi, più esposti, sono state poi evacuati. È accaduto in località Cioo, nei pressi di Sarbia, lungo via Antoniana, sulla collina alle spalle della città dalla quale era ben visibile l’incendio che, da ieri pomerigio fino a notte inoltrata, ha tenuto col fiato sospeso la comunità.

Se le abitazioni sono state risparmiate è perché tempestiva e possente è stata la risposta dei vigili del fuoco, tra "getti" d’acqua dalle autocisterne e "cascate" dal cielo grazie alle prodezze di un elicotterista che, anche se non li ha ascoltati, è bene che sappia una cosa: è stato destinatario di raffiche di applausi da parte di una marea di gente che, dalla Terrazze, ha seguito le sue evoluzioni da brivido tra gli alberi, in un continuo vai e vieni dalla verticale della "vasca" approntata nelle caserma dove effettuava i rifornimenti di acqua. Applausi che si estendono anche ai colleghi impegnati sul campo e ai tanti volontari della Protezione civile accorsi di gran carriera per contrastare il rogo. Sono arrivati da Ameglia, La Spezia e Porto Venere, Follo, Santo Stefano.

L’emergenza è scattata attorno alle 15,30. Ad innescarla è stato l’Sos di Francesco Delle Piane, un abitante della villetta di via Antoniana 92. "Stavo riposando al fresco in cantina quando ho avvertito il suono sinistro del crepitare del fuoco: le fiamme erano proprio davanti a casa...." dice ancora sotto choc, con la manichetta dell’acqua in mano per rinforzare l’effetto dei getti potenti dei vigili del fuoco e tanti pensieri che orbitano in testa, compresa l’ipotesi dell’azione di un piromane. Anche lui ringrazia gli operatori che hanno fatto e continuano a fare scudo. Francesco ha perso tanti alberi di olivo e filari di vite. C’è chi, abitante della zona, ha visto andare distrutto il frutto del suo lavoro per produrre il miele: decine di arnie andate in fumo, col loro nettare prezioso. Le operazioni di spegnimento, mentre scriviamo alle 20, sono ancora in corso. Si stanno approntando i turni notturni dei volontari della Protezione civili per dare il cambio a chi ha già dato.

Una notte rovente, forse la più rovente dell’anno. A cui segue un altro giorno da bollino rosso. Questa la nota diffusa dall’Arpal: "La pressione subtropicale continua a portare temperature largamente sopra i 30 gradi, con disagio elevato in particolare lungo i versanti marittimi". Oggi è atteso un lieve calo termico accompagnato, però, da un aumento del tasso di umidità indotto da un debole flusso meridionale.