Impianto dei nuovi vigneti in Liguria: "Si svolta dopo tanto immobilismo"

Il vicepresidente della Regione con delega all'Agricoltura Alessandro Piana spiega la proposta di spostare la quota minima da 10 a 30 ettari per le autorizzazioni all'impianto di nuovi vigneti, approvata all'unanimità dalla Commissione delle politiche agricole. Una soddisfazione per un'inversione di tendenza positiva dopo tanto immobilismo.

"Mi interrogo sulla valenza che possono avere i tavoli tematici con le associazioni di categoria - che ho personalmente istituito in Regione per raccogliere le istanze del territorio –, se poi qualcuno non se ne rammenta o, nella migliore delle ipotesi, se non dirama le informazioni ai produttori". Così il vice presidente della Regione con delega all’Agricoltura Alessandro Piana interviene sulle dichiarazioni fatte da alcuni esponenti delle associazioni di categoria in merito all’impianto di nuovi vigneti.

Il messaggio non è passato?

"All’ultimo tavolo vitivinicolo ho spiegato chiaramente la mia proposta di spostare, a partire dal 2024, la quota minima da 10 a 30 ettari per le autorizzazioni all’impianto di nuovi vigneti, che raddoppierebbe sostanzialmente la superficie fino a oggi riservata alla Liguria. Una proposta approvata all’unanimità dalla Commissione delle politiche agricole, frutto di una serie di interlocuzioni portate avanti con coerenza".

Si poteva fare di più?

"Se avessi chiesto 50 o anche solo 40 ettari, la proposta non sarebbe stata approvata. Invece la soglia di 30 ettari sarebbe stata considerata congrua alla situazione ligure e valdostana. Posizione che avevo ampiamente sondato e che ho, con trasparenza, riportato all’ultimo tavolo vitivinicolo".

Bilanci?

"Resta la soddisfazione di aver portato a casa l’impegno così assiduamente ricercato, con un’inversione di tendenza positiva dopo tanto immobilismo".