
L’illuminazione votiva nei cimiteri funziona a singhiozzo, gli impianti elettrici il più delle volte sono ko. Così, a Follo, la giunta comunale guidata da Rita Mazzi (nella foto) ha deciso di non pretendere neppure un euro di canone per le luci votive fino a che gli impianti non saranno completamente ripristinati. La decisione è stata presa nella riunione di pochi giorni fa, con sindaco e assessori che hanno dovuto prendere atto della fatiscenza degli impianti dei sei cimiteri comunali, per i quali urge una profonda opera di manutenzione straordinaria. Da molti anni non mancano peraltro le proteste delle famiglie dei cari estinti, che più volte hanno lamentato il malfunzionamento delle luci poste sulle lapidi. Da qui, la decisione di garantire la gratuità del servizio, "considerata – si legge nella delibera licenziata dalla giunta comunale follese – la particolare situazione degli impianti elettrici dei cimiteri comunali, nei quali la maggior parte dei lumini hanno smesso di funzionare, per guasti ripetuti ai vetusti impianti elettrici, disservizio che solo lavori di rifacimento completo degli impianti potranno ovviare". Per il Comune è infatti "necessario provvedere ai lavori di manutenzione e riprogettazione degli impianti elettrici, fra cui anche la sostituzione di lampade a led per tutti i punti luce dei sei cimiteri frazionali, interventi particolarmente gravosi per l’amministrazione comunale, considerato sia l’elevato numero dei cimiteri comunali, che la loro particolare collocazione nelle frazioni collinari. Inoltre l’emergenza covid ha impegnato oltre qualunque previsione l’attività dei servizi cimiteriali, determinando uno stallo, viste le altre priorità, nelle procedure per il censimento delle lampade funzionanti, e quindi della riscossione del canone delle luci votive".
L’assessorato ai lavori pubblici guidato da Corrado Vezzi ha già dato mandato agli uffici comunali di avviare la progettazione per il rifacimento degli impianti elettrici di tutti i cimiteri comunali. Nel frattempo, fino a che gli impianti non saranno regolarmente ripristinati, le famiglie non dovranno pagare alcun canone annuale al Comune, che diversamente da altri territori della vallata gestisce in proprio il servizio, provvedendo agli interventi di manutenzione.
mat.mar.