
Giuseppe Castiello con il socio Michael Asalie
La Spezia, 13 dicembre 2020 - Come una fenice, che ha spiccato un volo attraverso un oceano per realizzare il proprio sogno e risorge dopo le difficoltà. Non importa che sia l’anima di un ristorante di lusso gettonato dai vip o quella di un ’food truck’ - un camioncino che vende cibo da asporto - : per lui, Giuseppe Castiello, il cliente viene prima di tutto, così come la sua soddisfazione. Forse per questo, in tanti lo considerano un asso del settore. E la ricetta per diventarlo la spiega lui stesso. Per riuscire, i capisaldi sono: passione, duro lavoro, dedizione, capacità di credere, disciplina e soprattutto sognare in grande. Il posto in cui realizzarlo, neanche a dirlo, è l’America. Nello specifico, la scoppiettante Miami, dove oggi gestisce con il socio Michael Asalie il Makan: un ’peruasian food truck’ che fa impazzire i clienti con le sue originali specialità. "Any bite is wow!" (ogni morso è wow!, ndr) recita lo slogan. E a giudicare dalle recensioni, non va tanto lontano dalla realtà. La sua storia, che ha ottenuto il premio Eccellenza Italiana all’Estero nella sezione Resilienza, nasce da un colpo di fulmine. "Ero venuto qui in vacanza a 21 anni e la città mi ha subito catturato. Poi nel 2010, con un bagaglio di esperienze fra bar e ristorazione, ho convinto mia moglie a trasferirsi. Ho lavorato a Spezia e Monterosso, ma mi sono reso conto che dopo aver pagato tutte le tasse, in tasca mi rimanevano solo spiccioli". Con tanto coraggio ed un bimbo in arrivo, i due salgono sull’aereo con un biglietto sola andata.
«I primi tre giorni non trovavo lavoro ed ero disperato, poi ho iniziato come room service all’hotel Victor". Mostrando quanto appreso nei trascorsi in Italia, e distinguendosi con le proprie proposte per incrementare gli introiti, Giuseppe ha iniziato una vera e propria scalata verso le stelle. Con una doppia accezione: la realizzazione professionale, come manager, e come anfitrione dei vip.
E la sua collezione di foto di star dello sport, dello spettacolo e della politica - italiana ed internazionale - è grande: Zucchero, Bocelli, Cucinotta, Totti, Ronaldinho, i Vanzina, il senatore Scott, sono solo alcuni nomi nel carnet. "Ho iniziato a lavorare al ristorante del Pelican Hotel su Ocean Drive, del patron della Diesel Renzo Rosso; contemporaneamente ho continato a studiare e prepararmi: sommelier, bartending, hospitality".
Titoli su titoli, che aumentano la sua professionalità. "Lavoro duro. Sacrificio, passione. Al Pelican ho vissuto un sogno, ma penso anche che chi non rischia non può avere successo. Così, ho cambiato e mi sono rimesso in gioco ancora, per una nuova catena di ristoranti nel 2017, Cheviche 105. Tratto tutti come mia mamma, che purtroppo ci ha lasciati anni fa. Questo è il segreto". Il Covid ha travolto il suo ultimo sogno, ma Giuseppe guarda avanti e con il suo nuovo Makan è tornato ad esser, anche se con una formula diversa, il re di Miami. "Mi mancano i ristoranti, ma intanto sta andando benissimo. Sono contento così". Fino alla prossima avventura.