
"Libri sul Palio del Golfo ne sono stati pubblicati molti, nessuno però aveva mai pensato di farne uno sulle donne del Palio, che sono il vero cuore pulsante di ogni borgata e della manifestazione". Massimo Gianello, presidente del Comitato delle borgate del Palio del Golfo, manifesta tutta la propria soddisfazione per l’iniziativa editoriale promossa da Qn-La Nazione. Il Comitato delle borgate ha collaborato attivamente alla realizzazione delle schede e del libro che accompagneranno la 98esima edizione del Palio del Golfo.
Quanto è cambiato il Palio Femminile dal 1995 a oggi?
"È cambiato totalmente, così come è cambiato tutto il mondo del Palio, ma la sua evoluzione è stata certamente ancora più sentita e radicale, perché da quell’edizione di 28 anni fa le donne e la competizione femminile hanno conquistato un posto importante, mentre prima l’armo femminile era spesso considerato marginale. Di ciascuna borgata le donne sono da sempre il perno: per la buona riuscita della sfilata, per far sì che le sagre abbiano successo, per il ruolo di catalizzatori degli interessi e della passione dell’intera comunità. Negli anni il loro ruolo si è ancora più affermato: molte sono entrate nei direttivi delle società, alcune hanno ricoperto i ruoli di capoborgata e presidente. Sono indiscutibilmente una parte importante e indispensabile, senza la quale non ci sarebbe tutto questo".
‘Le Signore del Palio’ è titolo del libro curato da Qn-La Nazione: che valore dà all’iniziativa?
"Il taglio del libro è particolare, perché mette in risalto le imprese compiute dagli equipaggi femminili e il contributo che le donne danno alla vita di borgata, un contributo che spesso si esprime lontano dai riflettori ma che è decisivo per il successo della manifestazione nel suo complesso. A La Nazione va riconosciuto il grande merito di aver dato la giusta importanza a qualcosa che magari al di fuori del nostro mondo può essere ritenuto secondario, ma che invece per il nostro movimento e per le borgate è indispensabile".
Quest’anno saranno otto gli equipaggi che si daranno battaglia per conquistare il Palio Femminile: un giudizio?
"Nel 2020, per l’edizione poi annullata a causa della pandemia, eravamo riusciti a fatica ma con grande soddisfazione ad avere dodici equipaggi femminili iscritti. Il destino ha voluto che proprio quell’anno il Palio non si potesse disputare, ma stiamo lavorando con le borgate affinché si possa arrivare nuovamente a quei numeri, e sono convinto che ci riusciremo. Per molte associazioni è stato faticoso ripartire dopo lo stop, e in questa situazione purtroppo in alcune società si sceglie di sacrificare l’equipaggio femminile per sostenere quello juniores, una scelta prettamente sportiva, dato che i ragazzi di oggi saranno gli atleti senior di domani. Ma ripeto, sono fiducioso".
Uno dei sogni per la centesima edizione del Palio del Golfo è di portare tutte le borgate a formare un equipaggio femminile. È così?
"I sogni sono tanti per quell’edizione, con l’assessore comunale al Palio del Golfo stiamo già lavorando per mettere assieme tutti i tasselli e per far sì che sia una grande edizione sotto ogni aspetto. Quello di far gareggiare tredici equipaggi femminili sarebbe senza dubbio un traguardo importante, ma stiamo lavorando anche in un’ottica di ampio sostegno alle borgate: i temi e gli aspetti su cui investire sono tanti, penso alla carenza di spazi dove poter allestire al meglio la sfilata, a palestre adeguate per permettere agli atleti di allenarsi al meglio. Insomma, sono tante cose da risolvere".
Tutto pronto per la 98° edizione?
"Stiamo lavorando bene, grazie a una collaborazione con gli enti improntata anche a gettare le basi giuste per l’edizione del prossimo anno e per quella del centenario. Il riconoscimento del ministero del Mare (che oggi assegnerà il patrocinio al Palio; ndr.) è sicuramente un trampolino da cui partire con slancio".