FRANCO ANTOLA
Cronaca

Il Pd alla prova dei congressi. Blindato Benifei per Bruxelles. Ma in tandem con una donna

La prossima assemblea chiamata a scegliere il presidente dopo le dimissioni di Caleo. Nel partito anche Sommovigo, alfiere della coalizione alle comunali di Spezia nel 2022.

Il Pd alla prova dei congressi. Blindato Benifei per Bruxelles. Ma in tandem con una donna

Il Pd alla prova dei congressi. Blindato Benifei per Bruxelles. Ma in tandem con una donna

Chiusa l’"estate militante" con il ritrovato impegno politico e organizzativo di molti iscritti (11 feste dell’Unità messe in piedi in provincia dal 7 luglio al 5 settembre contro le due della passata stagione), il Pd traccia la rotta della ripartenza, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: il voto europeo ma anche il rinnovo di 18 amministrazioni comunali. L’occasione per fare il punto è stata la direzione provinciale di sabato scorso convocata nella sede di via Lunigiana dove è stata annunciata anche la revisione della composizione di alcuni organismi dirigenti, che saranno poi presentati in una prossima assemblea, fra qualche settimana. Un ’aggiustamento’ organizzativo che coincide con diversi congressi territoriali in cantiere, fra cui quelli di Sarzana, Santo Stefano e Levanto. I giochi sono sostanzialmente fatti a Sarzana dove a ricevere il testimone di Vico Rosolino Ricci sarà Marco Lorenzo Baruzzo, e a Levanto, con la scelta data per certa di Michele Stretti, mentre Santo Stefano, dopo le dimissioni di Alessandro Ribolini, non ha ancora individuato ufficialmente il nome su cui far convergere la scelta unitaria degli iscritti.

Pochi dubbi anche sulla ricandidatura di Brando Benifei al Parlamento europeo, che sabato scorso si è collegato dallo spot di Lampedusa, alle prese con l’emergenza migranti. Nessuno lo ha detto ufficialmente, ma sia la segretaria Elly Schlein che il presidente emiliano Stefano Bonaccini non avrebbero sollevato obiezioni. Benifei non sarà capolista, ma si dice che potrebbe venire accolta la sua richiesta di correre in tandem con una donna. Si vedrà. Alla prossima assemblea ci sarà anche da eleggere il nuovo presidente provinciale del partito dopo le dimissioni di Massimo Caleo ("stiamo lavorando per trovare un profilo di garanzia, che sia rappresentativo del nuovo Pd", si limita a dire per ora Iacopo Montefiori).

Nel frattempo, sabato scorso, nella sua lunga introduzione politica, il segretario provinciale ha annunciato che la candidata della sinistra alle ultime comunali spezzine Piera Sommovigo – che nel frattempo aveva fondato l’associazione Orizzonte Spezia – si è iscritta al Pd, entrando nel relativo gruppo. "Una scelta importante – sottolinea Montefiori – per proseguire il lavoro fatto in questi mesi a livello di gruppo, con il coinvolgimento delle altre forze di minoranza. In vista delle amministrative nei 18 comuni della provincia sono in corso interlocuzioni con il campo progressista e con i territori. Senza contare le elezioni provinciali di fine mese per le quali serve la convergenza di tutto il campo progressista su una candidatura unitaria". Un nome che, a quanto pare, dovrebbe giocarsi la partita con Pierluigi Peracchini di cui viene data per scontata la ricandidatura. Nella sua relazione Montefiori ha toccato anche temi di carattere più generale, auspicando il pieno sostegno alla segretaria Schlein e al suo"lavoro complicato", oggetto di molti attacchi, e insistendo sull’esigenza di rilanciare temi come la questione salariale, la scuola, il diritto allo studio e la sanità contro "una finanziaria lacrime e sangue che richiede il coinvolgimento delle altre forze progressiste, 5 Stelle compresi, avviando iniziative comuni come sul salario minimo".

Un Pd schierato troppo a sinistra, come ha denunciato il folto drappello ’genovese’, poi uscito dal partito? "Nessuno scostamento politico - assicura Montefiori - ci stiamo semplicemente allineando ai grandi partiti socialisti e socialdemocratici europei, cosa che finora non è stata fatta" Temi ripresi anche dall’ex ministro Andrea Orlando che, dopo aver sottolineato l’impegno profuso dai militanti in questa "estate vissuta a pieno", ha escluso che qualcuno caldeggi il ritorno a un governo tecnico. "A volerlo – ha detto – non è certo il Pd, semmai, come in passato, alcuni poteri economici forti". Contributi al dibattito, oltre a Brando Benifei, anche da Davide Natale, Marco Lorenzo Baruzzo, Giuseppina Rossi e Rosanna Cioli.