
’Il Nuovo’ non si arrende. Sogna l’acquisto del locale
Palazzo Visconti nuova casa della cultura spezzina? Al momento è solo un sogno, ma i gestori del cinema Il Nuovo pensano in grande e lanciano il progetto per superare dapprima l’impasse legata alle note vicende della richiesta di sgombero dei locali da parte della società di mutuo soccorso milanese Cesare Pozzo, che ne è proprietaria, e dall’altra scongiurare la fine delle attività di quello che è ormai un punto di riferimento considerato insostituibile dagli spezzini. All’indomani della fumata grigia dell’incontro informale che si è tenuto martedì pomeriggio fra un gruppo di frequentatori, rappresentanza di un piccolo esercito di 1300 tesserati, con il direttore generale della Fondazione Carispezia Vittorio Bracco, il clima è quello dell’attesa e della fiducia. I rumors sulla futura destinazione dell’immobile di via Colombo riguardano la creazione di un centro privato legato al settore sanitario, che sarebbe compatibile con l’attuale e generica destinazione d’uso relativa ai "servizi", ma l’associazione "Pietro Germi" che gestisce la sala non abbandona l’idea dell’acquisto, chiamando tutta la città all’appello. "L’immobile era valutato intorno al milione e 900mila euro, cifra ora ribassata di 200mila, secondo le stime della Cesare Pozzo – spiega il presidente Silvano Andreini - , ma le cifre del mercato parlano di un valore fra un milione e un milione e 100mila euro. Non è facile mettere insieme queste cifre, certo, ma non impossibile: possiamo far ricorso a bandi ministeriali, coinvolgere in un’eventuale acquisizione anche altre associazioni con cui condividere l’immobile, ma anche lanciare abbonamenti pluriennali e ancora chiedere un mutuo agevolato. Speriamo anche in un supporto della Fondazione, che ha dato disponibilità anche se non totale, per via di investimenti precedentemente fatti e verificare un eventuale diritto di prelazione. Peraltro, per noi sarebbe sufficiente ottenere la sala, senza i locali prima occupati dal supermercato (al piano terra, ndr)". Ma non è l’unica idea caldeggiata in quel di via Colombo. E qualche novità potrebbero arrivare dall’incontro di oggi fra il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – non confermato dal suo staff, interpellato a proposito – e il presidente della Cesare Pozzo, Andrea Giuseppe Tiberti, che al nostro giornale aveva ribadito come l’associazione "Germi" non avesse "mai pagato alcunché alla proprietà per tale indebita occupazione". E da fonti, si parla di nuove iniziative in ambito politico. Insomma, la vicenda appare ben lontana dall’essere al capolinea.
Chiara Tenca