REDAZIONE LA SPEZIA

"Il mio petto ora è libero" Così la mamma di Bianca

Nora Basucci affida a un post sui social lo sfogo dopo la sentenza del tribunale. Il commento di Paoletti: "Sento di avere la coscienza pulita. Faremo appello"

Ha aspettato in silenzio che la giustizia facesse il suo corso. Non una parola fuori posto, nonostante la rabbia e un dolore impossibile da alleviare. Nora Basucci, madre di Bianca Tonelli, la bimba di 3 anni che il 27 aprile del 2019 nel parco di Pugliola fu schiacciata dal cancello killer al quale si era aggrappata, ha atteso con fiducia la sentenza del tribunale della Spezia, che lunedì ha visto condannati a dieci mesi di reclusione (pena sospesa) per concorso in omicidio colposo, all’esito del giudizio abbreviato, il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti e il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Marco Russo, mentre altre tre persone sono state rinviate a giudizio.

Ieri, ha affidato a un lungo post sulla pagina social de ‘Il viaggio di Bianca’, associazione di promozione sociale fondata nel ricordo della figlioletta, il proprio pensiero. "Ho trascorso tutta la giornata in tribunale, volevo esserci – ha scritto Nora Basucci –. Non è stato semplice. Ho accumulato tensione, rabbia, dolore, ma ho continuato ad avere fiducia nella giustizia ed ho avuto ragione". Dalla madre di Bianca anche un commento composto alla sentenza emessa dal giudice nei confronti del sindaco e del vicesindaco del Comune di Lerici. "Tante persone penseranno che la pena è poca. É vero, ma su questo c’è poco da fare, la legge è questa" ha scritto Nora Basucci, che sottolinea tuttavia come la cosa importante "è che sia stata riconosciuta la colpa. Ed ora i discorsi stanno a zero, un giudice durante regolare procedimento ha deciso. È scritto, è così. Dopo aver pianto a lungo, sentire la sua voce pronunciare quelle parole mi ha liberato il petto, una sensazione che non posso spiegare". La donna ha ribadito il proprio ringraziamento al pubblico ministero Monica Burani e al giudice Fabrizio Garofalo, "per la competenza e l’umanità con la quale hanno svolto il loro lavoro", nonché "le persone a me vicine che conoscono il silenzio che ho sempre mantenuto. Un silenzio che spesso mi ha fatto male, che mi ha soffocata nel mio dolore, ma che mi ha anche permesso di non consumarmi nella rabbia. Oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta e di fronte al primo passo di giustizia per la mia Bibi non posso che volare libera nella gioia".

Sulla sentenza ieri ha parlato anche il sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti: "Una sentenza difficile da commentare. Ero certo di un’assoluzione, ma incredibilmente è arrivata una condanna per una classica responsabilità oggettiva inerente il mio ruolo. Faremo appello. Io sento la coscienza pulita. Il fatto in sé è certamente pesantissimo e tutta quanta la comunità lericina lo vive in maniera dolorosa. Continuiamo a chiederci come sia potuto succedere. Però non comprendo come io, da sindaco, potessi occuparmi di un cancello. Non perché sia aspetto di poco conto, ma perché non avrei le conoscenze per sapere come si mette in sicurezza un manufatto del genere".