REDAZIONE LA SPEZIA

Il Megacine alza bandiera bianca: sospese le proiezioni

La chiusura del bar, imposta dall’ultimo decreto, impedisce di far quadrare i conti del multisala. Il direttore: "Stop temporaneo"

Il Megacine alza bandiera bianca. Il direttore Pietro Gian Nicola Zanocco ha deciso di sospendere momentaneamente le proiezioni per l’impossibilità di far quadrare i conti. Ad innescare la svolta sono state le prospettive aperte dall’ultimo Dpcm (pubblicato la vigilia di Natale) finalizzato a contrastare la pandemia là dove ha decretato la chiusura dei bar di servizio alle sale cinematografiche. No bar, no cinema. La ragione è semplice. La spiega Zanocco, con rammarico. "E’ stata una decisione sofferta ma obbligata. La nostra struttura multisala ha costi di gestione ingenti che è possibile coprire solo col concorso degli introiti del bar. La metà, a volte oltre, del biglietto di ingresso (dal 48 al 53 pr cento) va alle case di produzione. Con quel che resta, oltre alle tasse, occorre fronteggiare le spese del personale, i costi di gestione e dell’energia elettrica. La previsione di un imminente rialzo della bolletta energetica del 40 per cento, in assenza di rimedi, sarà una mazzata tremenda. Ma già ora è impossibile far quadrare i conti. Di qui l’amara decisione". E’ la prima volta, dal 22 dicembre del 2004, quando fu inaugurato il Megacine, che lo stesso chiude per scelta volontaria. Risale all’altra sera l’annuncio sulla pagina Facebook della multisala.

Ne è seguita una pioggia di attestazioni di rammarico e solidarietà. Tante le espressioni di stima anche in relazione all’atteggiamento assunto negli ultimi mesi dal Megacine quando, pur con la facoltà di saturare la capienza delle sale, la direzione ha badato alla prudenza, veicolando gli spettatori alle poltrone secondo la logica del distanziamento fisico tra sconosciuti, vigilando sull’uso delle mascherine chirurgiche. Ora, con l’ultimo Decreto, per fare barriera al virus, occorre il ’bavaglio’ della Ffp2. "Un ulteriore disagio per gli spettatori...." commenta Zanocco secondo il quale sarebbe stato preferibile dimezzare per decreto la capienza delle sale e garantire, invece, la fruizione dei bar. Così non è, quanto meno per ora. L’effetto indotto, al Megacine, è quello della sospensione volontaria delle proiezioni fino a data da destinarsi; ciò avviene, dopo l’accenno di ripresa che, al termine del lookdown e delle misure prudenziali precedenti, aveva fatto tirare il fiato ai gestori delle sale cinematografiche. Ora tornano i tempi cupi, forse ancora più duri per effetto della ’stangata’ sull’energia elettrica alle porte.

C.R.