
Il mare senza barriere Immersioni per disabili
Nel mare liberi dalla disabilità, capaci di immergersi e scoprire le bellezze che esso racchiude. Un’esperienza generatrice di gioia profonda, svolta senza gli
impedimenti con i quali tutti i giorni sono costretti a muoversi sulla terraferma e con il privilegio, per l’occasione, di essere a tu per tu con gli uomini che incarnano la storia della subacquea: gli operatori del Comsubin, il Comando subacquei e incursori della Marina Militare. Accadrà venerdì prossimo per iniziativa di Hsa Italia (Handicapped scuba association international) per una ventina di persone diversamente abili nelle acque dell’oasi marina di Porto Venere; lì andrà in scena la 14a edizione dell’iniziativa "Insieme in immersione". Insieme , da un punto di vista quantitativo, starà a significare ben 100 persone tra subacquei con disabilità, istruttori e guide Hsa, palombari e incursori della Marina Militare.
Un gran dispiegamento di forze che avrà come cuore pulsante la base del Varignano. L’anno è di quelli speciali: il 90° dalla fondazione della categoria dei palombari, un giro di boa già festeggiato con eventi pubblici e ai quali ora si salda questo più intimo e intriso, in particolare, di solidarietà. C’è già stato, in questo senso, un prologo: la posa, nella grotta del Tinetto, di una speciale targa di bronzo celebrativa della collaborazione fra Hsa e Marina Militare Italiana. La specialità consiste in una circostanza: è scritta anche in Braille, ossia la lingua con i caratteri in rilievo per la lettura da parte dei non vedenti. Oltre ai loghi di Hsa, Comsubin, Comune di Porto Venere e Ministero del Turismo si ’eleva’ la frase "Questa targa è dedicata a tutti i subacquei non vedenti che vogliono vivere il mare senza barriere". Accadrà il 28 luglio, in forma organizzata e strutturata, ma potrà anche accadere con ritualità più spinta: un’occasione per diving center locali di consolidare la loro attività con riguardo anche ai non vedenti.
Intanto l’azione meritoria di Hsa Italia, l’associazione che dalla metà degli Ottanta, presieduta da Aldo Torti, si occupa di migliorare il benessere fisico e sociale delle persone diversamente abili, organizzando immersioni, sulla base di un’intuizione-verità’: nell’acqua le barriere si annullano, i corpi ritrovano l’ambiente ‘natale’, la solidarietà trova una spinta propulsiva attraverso il piacere testimoniato di chi ne è destinatario, il circuito virtuoso delle emozioni si autoalimenta nel fatto di esserci e nel desiderio di ritrovarsi, protagonisti di un’esperienza che lascia il segno nell’anima e che venerdì si ripeterà: bentornati ragazzi!
Corrado Ricci