
"L’unità di una famiglia fa la sua felicità. Potremmo ampliare questo antico proverbio cinese, estendendo e intersecando il concetto, quando parliamo del Consorzio Marittimo Cinque Terre e Golfo dei Poeti. Sono cinque i giovani virgulti, pronti ad entrare, nella veste di soci, all’interno del sodalizio presieduto da Rudy Biassoli. Oltre ad Attilio Poggi, di cui accennavamo su queste colonne già col padre Angelo (comandante di lungo corso), sono altre quattro le persone che subentreranno al proprio genitore nel consorzio, una vera unica famiglia (e non di soli parenti). Iniziamo dal più ‘vecchio’, Roberto Bertogna, 33 anni, che ci lavora da quando ne ha 17. "Inizialmente nei mesi estivi – spiega – poi, progressivamente, tutto l’anno, compreso il periodo nel cantiere, durante la stagione fredda". È spezzino ed è in forza al pontile di Monterosso, dove si occupa di biglietteria e ormeggio.
"In gioventù sono stato pure marinaio, poi ho girato i vari i pontili e quella è la mia dimensione, la location non è importante". Ha sempre amato il mare e la pesca subacquea, però ha tentato il percorso universitario. "Alla facoltà di Lettere, a Parma, poi però mi sono appassionato al lavoro di mio papà Edoardo (direttore di macchina, ndr), che era già nei Battellieri del golfo e che mi ha sempre fatto vivere in questo mondo". Al massimo fra 4 anni diverrà socio. "È un passaggio naturale, non lo vivo come un peso perché, come altri giovani, sono pronto a impegnare tutte le mie energie per far crescere il consorzio caricandomi di oneri maggiori".
Edoardo ha un fratello, Andrea, il cui figlio Davide Bertogna, che compie 21 anni proprio domani, è alla quinta estate nel consorzio (marinaio), con un progetto definito. "Due anni fa mi sono iscritto all’Accademia della Marina mercantile a Genova – spiega il ragazzo – e lavoro per la Costa Crociere, assunto come allievo ufficiale. Darò l’esame in inverno per diventare terzo ufficiale di macchina, poi altri 18 mesi di navigazione prima dell‘ultimo step, ed essere primo ufficiale di macchina e direttore di macchina Tutto per ricoprire quel ruolo nel sodalizio spezzino, come il papà, che fra 8 anni andrà in pensione. "Il mare è la mia esistenza, non potrei mai vivere in montagna e quando ho dei periodi di libertà vado in crociera: da passeggero è decisamente un’altra cosa". Il socio Paolo Scalone, da quarant’anni fa il comandante nel consorzio (il padre Mario era uno dei primi coi Battellieri del golfo), e uno dei due figli che attualmente lavorano lì, fra 6 anni prenderà la sua quota. "Siamo marinai", afferma Mattia, il più grande, di 29 anni, parlando anche per il fratello Gianluca, 27. Entrambi hanno iniziato a 16 anni: Mattia come bigliettaio d’estate - per poi provare la via dell’università (due anni di ingegneria meccanica) - mentre Gianluca si è imbarcato già a quell’età... e non è più sbarcato. "Trovare un lavoro così buono, oggigiorno è davvero difficile – prosegue Mattia – . E anche se alla sera si arriva stanchi, ci troviamo a nostro agio. Andavamo sulle imbarcazioni già da piccolissimi".
A Mattia, titolare di una palestra a Castelnuovo Magra, facciamo gli auguri: tra un mese si sposa con la sua adorata Samuela Vaccari. Infine, le idee ben chiare nella mente di Matteo Bello: condurre un battello. Figlio di Giacomo (amministratore e comandante), 29 anni, entrerà nella società fra un quinquennio. Prima bigliettaio e attualmente marinaio sulla motonave 5 Terre, Matteo forse, se avesse studiato al Nautico, si sarebbe preparato prima, ma si è diplomato allo Scientifico e ha fatto pure l’elettricista, prima di seguire definitivamente la traccia paterna. "Dopo il libretto di navigazione e il primo esame come capo barca al traffico locale – precisa il portovenerese -, dopo due stagioni è arrivata anche la qualifica più alta, per il traffico nello Stato, per le imbarcazioni da trasporto passeggeri fino a 50 tonnellate". Dopo qualche imbarco da comandante, continuerà l’affiancamento con Andrea Bello, uno dei comandanti più esperti, col quale collabora anche in questa stagione. Lo attende una bella responsabilità. "Se si fa esperienza con la persona giusta e si è consapevoli delle proprie capacità, i problemi si superano. Andrea è uno dei migliori nell’insegnare ai giovani".
Marco Magi