REDAZIONE LA SPEZIA

"Il ’kebabbaro’ si è difeso" Chiusura sospesa dal Tar

E’ stato accolto il ricorso presentato a Genova dall’avvocato Davide Bonanni. Il ’cliente’ aveva scagliato un tavolino contro il titolare e il suo dipendente.

"Il ’kebabbaro’ si è difeso" Chiusura sospesa dal Tar

Il Tar ha sospeso il provvedimento della questura e disposto l’immediata riapertura del ’kebabbaro’ di via Fiume che era stato chiuso per 15 giorni, proprio sotto Ferragosto, a seguito di una lite tra un avventore di origini straniere e il titolare e il dipendente dell’esercizio pubblico. Ha fatto centro il ricorso presentato al tribunale amministrativo regionale dall’avvocato Davide Bonanni, difensore di fiducia del titolare di origini pakistane ma cittadino italiano. Sono stare riconosciute le motivazioni del commerciante, che era stato anche denunciato dalla polizia, assieme al suo dipendente, con l’accusa di lesioni. Lui ha fornito la sua versione spiegando di aver colpito il cliente solo per difendersi. La segnalazione alla centrale operativa della questura da parte di un cittadino che aveva denunciato una violenta lite nel pubblico esercizio, era stata infatti parziale. Mancava la prima parte, quando il ’cliente’, un tunisino irregolare sul territorio italiano, in evidente stato di alterazione, ha ordinato una piadina e una birra e poi le ha tirate entrambe contro il titolare. La bottiglia aveva anche infranto un vetro del negozio. Non contento, si sarebbe poi avventato contro titolare e dipendente (che ha avuto a sua volta 9 giorni di referto), sollevando un tavolino del locale. La reazione dei due, pertanto, sarebbe stata solo a scopo difensivo perché il tunisino avrebbe reiterato l’agguato anche alla chiusura.

Nei giorni successivi la squadra amministrativa della questura aveva notificato il provvedimento di chiusura al ’kebabbaro’ di via Fiume ai sensi dell’articolo 100 del Tulps. Che il ricorso dell’avvocato Bonanni ha sospeso ottenendo la riapertura.

Massimo Benedetti