
L’area a uso pubblico sul ’tetto’ della struttura sempre più zona franca per spaccio e vandalismi. Ma c’è chi viene tratto in ingnno dai cartelli stradali e tenta di entrare alla ricerca di uno stallo. .
L’abbandono che regna a due passi dalle nuove e accoglienti scuole non è di certo nuovo, ma è riusciuto perfino a peggiorare a vista d’occhio. Almeno fino a qualche tempo fa qualche ragazzo ancora si divertiva con le evoluzioni sullo skate. Oppure si potevano incontrare famigliole nello spazio tra i dondoli e le altalene o vedere spuntare qualcuno a passeggio con il proprio cane. Adesso l’area dello Skate Park è diventata il regno dei traffici illeciti e delle strane frequentazioni non soltanto quando tramonta il sole. Un punto rimasto isolato e impraticabile allo scopo per il quale è stato realizzato diversi anni fa. Diventando un’attrazione unica nella zona per gli appassionati della tavola di legno con le ruote. Tanti ragazzi che si sono poi trasferiti all’interno di un capannone dell’ex fabbrica Vaccari di Ponzano Magra. Ma adesso, chiusa definitivamente anche quella struttura, stanno ripiegando su quella analoga di Massa. In via “Luigi Neri“ e nell’area verde “Musso“ restano un piazzale di cemento sul quale spiccano gli scivoli divelti, spezzati e con i chiodi in bella vista. Fino a quando il cantiere che ha realizzato la prima parte dell’intervento sulle nuove “Poggi Carducci“ non ha preso possesso dell’area il vialetto che sovrasta il parcheggio coperto “Porta Romana City Park“ semi abbandonato veniva utilizzato come collegamento con il quartiere di Crociata. Adesso l’unico sbocco è su viale XXI Luglio e la stazione ferroviaria.
Nel parcheggio coperto restano gli spazi diventati ormai esclusivamente di proprietà privata, una quarantina di spazi ai quali i proprietari accedono aprendo il cancello automatico con un telecomando, mentre la parte rimanente è inutilizzabile. E’ fuori servizio la biglietteria esterna che consentiva l’ingresso a pagamento e all’interno è dismessa la portineria degli addetti alla vigilanza. Insomma è diventato una sorta di “bunker“ che se non altro ha risolto il problema dei tanti raid vandalici sulle vetture lasciate in sosta temporanea ma anche i bivacchi e gli incontri non certo tranquillizzanti. E’ ancora presente sulla strada l’insegna a muro, parzialmente coperta con un sacchetto di nylon nero portarifiuti, che indica la presenza del parcheggio e questo crea qualche inconveniente soprattutto tra i turisti e visitatori che si addentrano alla ricerca del parcheggio e si ritrovano invece ingabbiati tra le transenne e i cartelli di divieto di ingresso costretti poi adavventurarsi in manovre in retromarcia oppure a svoltare all’interno dei parcheggi delle abitazioni circostanti.
Il parcheggio è dunque in attesa di nuova vita e l’area verde e lo Skate Park dovranno invece attendere la conclusione del cantiere, che a breve si allargherà anche nell’altra parte dell’istituto scolastico ancora da demolire, per poi tornare a sperare in una gestione e cura. Magari affidata a privati. Anni fa il Comune di Sarzana tentò la strada dell’accordo con associazioni e privati per la cura delle aree verdi e parchi. Nessuno però si occupò dello spazio “Musso“ nonostante un paio di progetti presentati che non andarono in porto. Venne anche l’dea di affidarsi a un gruppo di artisti con la bomboletta spray che “adottarono“ il sottopasso di via San Bartolomeo rinnovando periodicamente la scenografia con fantasia e tocchi davvero artistici. Ma anche questa convenzione, che consentiva di ravvivare i muri esterni dello stadio “Miro Luperi“ o il tratto sotto l’autostrada all’ingresso di a Battifollo, è scaduta e i ragazzi non rischiano discussioni con i passanti e le forze dell’ordine.
Massimo Merluzzi