MARCO MAGI
Cronaca

Il Consorzio, dai barchini al grande sogno

Come è nata una delle più importanti realtà italiane del trasporto marittimo turistico. Ce lo racconta lo storico socio Enrico Moggia.

di Marco Magi

La Navigazione Golfo dei Poeti prese vita nel dicembre 1979, con primo anno operativo il 1980, e nacque dall’unione di diverse realtà che già esistevano: i barcaioli di Porto Venere, Capitan Baracco a Lerici e la Navigazione Monterosso. "A Spezia c’erano invece i Battellieri, che stavano per conto loro". La storia ce la racconta Enrico Moggia, socio del Consorzio marittimo Cinque Terre Golfo dei Poeti, un sodalizio che ha presieduto per lungo tempo, fino allo scorso anno. "All’inizio esistevano pochi battelli e di tipo vecchio – prosegue –, di nuovi c’erano quelli monterossini (Uragano I e Uragano II), e i portoveneresi che avevano il Porto Venere I; per il resto erano tutte barchette di una volta, a motore, che furono vendute in blocco e sostituite con imbarcazioni di ultima generazione, man mano, come abbiamo adesso. Andando ancora all’indietro tutto, per noi, iniziò negli anni Sessanta con i primi gozzi adattati al trasporto passeggeri".

Nel 1989 sorse la Cooperativa Navigazione Golfo dei Poeti. "Una cooperativa di gestione, dove confluì anche Intur (che era dei Comuni), con i suoi Albatros e Cormorano e la rilevammo perché era in fallimento. In seguito entrarono i Battellieri, quelli spezzini, e realizzammo questa realtà unica nel golfo e nella riviera". Il passo definitivo venne compiuto nel 2000, vent’anni fa, con la nascita del Consorzio, di cui faceva parte anche la Navigazione Ligure Tirrena dei fratelli Rossignoli, che a quel tempo operava a Viareggio e nella Versilia. "Con queste tre realtà, ottimizzammo le tratte con slancio, facevamo l’Elba e la Capraia, linee ora interrotte perché non sufficientemente remunerative, così come verso Portofino, ma anche all’Acquario di Genova".

Divenne così una delle realtà private più importanti d’Italia nell’ambito del trasporto marittimo turistico. "Attualmente disponiamo di 17 battelli coi quali siamo sempre riusciti a soddisfare un via via crescente numero di clienti, soprattutto tour operator". Purtroppo, quest’anno, l’emergenza Covid ha invertito... la rotta. "Fino alla passata estate avevamo circa 3.000 prenotazioni di gruppi di almeno 20 persone, e parliamo di circa 250.000 turisti che ora non ci sono più. Di solito cominciamo i primi di aprile e andiamo fino ai primi di novembre, quest’anno il 15 giugno, abbiamo dato il ‘la’ più che altro per poter rifarci delle spese e per poter dare lavoro ai dipendenti abituali, che sono stagionali". Oltre ai 32 soci del consorzio, parliamo in totale di un centinaio di lavoratori fra bigliettai e assistenti ai pontili. "Abbiamo richiamato quasi tutti, soltanto due barche sono rimaste ferme. Abbiamo deciso di aprire, per adesso ‘lavoricchiamo’, siamo al 70 per cento in meno per quanto riguarda le linee esterne, verso le Cinque Terre, mentre la linea della Palmaria, utilizzata prevalentemente dagli spezzini, quella tiene, seppur con una flessione. D’altra parte la nostra clientela, per le Cinque Terre, era al 90 per cento composta da stranieri. Allo stesso orario, anziché una, come adesso, partivano anche tre barche". Le tratte sono comunque molte e affascinanti. "Nella stagione estiva viaggiamo da Versilia e Viareggio, Marina di Carrara e Marina di Massa per Porto Venere e le Cinque Terre. Poi abbiamo le linee dal Golfo (Lerici, Spezia, Porto Venere) alle Cinque Terre e anche fino a Levanto, Deiva e Moneglia. Poi abbiamo le linee per la Palmaria, per Lerici, inoltre uniamo i Cadimare, Fezzano, Le Grazie, a Porto Venere e alla Palmaria; e ancora il giro delle isole da Porto Venere e il collegamento con la Palmaria, alle due spiagge del Terrizzo e del Pozzale. Infine, da domani, sabato 1° agosto, entrerà in funzione la linea La Spezia-Lerici-Tellaro".