
Il capitano esploratore dell’istituto Nautico ’rapito’ dall’Antartide
Oltre 16.300 chilometri in linea d’aria. E’ la distanza che lo separa dalle Grazie e dall’istituto Nautico, i luoghi nei quali è maturata la sua vocazione per le grandi navigazioni mosse dallo spirito della ricerca. Diego De Nardi, 43 anni, è in piena Antartide, orgoglioso del record conseguito dalla nave di cui è primo ufficiale, la rompighiaccio Lucia Bassi: si è spinta fino alla latitudine di 78° 44.280’ S, dove mai fino prima era arrivato l’uomo. "Lontano ma vicino" dice col pensiero che corre alla sua terra e alla scuola, in un misto di nostalgia, gratitudine e voglia, attraverso le sue imprese, di fare sognare i ragazzi che ambiscono a fare carriera sul mare.
"Non basta la passione occorre anche una buona scuola. Per me lo è stato l’istituto nautico ’Nazario Sauro’, all’epoca in cui era preside Abramo Spinella, un grande educatore, un visionario" dice Diego col pensiero che corre ai banchi di scuola e alle esercitazioni di arte marinaresca sui lancioni costruiti dal maestro d’ascia delle Grazie Aldo Carassale. Racconta: "Mi sono stabilito da tre anni in Nuova Zelanda, ma non vedo l’ora di tornare alle Grazie, ad abbracciare i genitori Otello e Mariagrazia e i tanti amici di Ria con i quali sono cresciuto alla scuola del mare. Se me sarà data l’occasione mi metterò a disposizione degli studenti che vogliono diventare capitani di lungo corso, direttori di macchina, costruttori navali. Nel motivarmi alla carriera sul mare sono stati importanti i racconti del nonno Franco e degli altri marinai che orbitavano nel porto di Ria....". All’istituto tecnico-nautico unificato ’Sauro-Capellini’ ci sono alcune classi (3A e B e 4A del del Corso Informatici e 4C del liceo scientifico) che stanno già facendo tesoro della missione in Antartide della ’Lucia Bassi’: sono i contatto con i ricercatori impegnati nel progetto ’Adotta una scuola’ promosso dal Piano nazionale di ricerche in Antartide al quale l’istituto ha aderito. I ragazzi hanno potuto sottoporre al personale in missione domande riguardanti la logistica e la ricerca scientifica svolta sul continente antartico: un immenso laboratorio naturale. Diego attende una chiamata per parlare delle navigazioni a quelle latitudini. Risale al 20052006 la sua prima spedizione nel continente bianco di cui ama il candore e l’assordante silenzio.
Corrado Ricci