
Il bello e le occasioni del lavoro di giornalista raccontate da chi scrive ogni giorno
È mai stata inviata di guerra?
"No, ma ho intervistato alcuni di loro e penso che interpretino il lato più nobile della nostra professione. Tanti gli esempi da citare, dal grande Ernest Hemingway ad Ilaria Alpi: una vita alla ricerca della verità che è stata spezzata".
Cosa l’attira del suo lavoro?
"Tante cose: ho sempre amato i giornali, sono curiosa e i media offrono una possibilità eccezionale di conoscere e approfondire. Mi attira rapportarmi a tante persone diverse, con migliaia di storie e mi sento una privilegiata a verificare e cercare di riportare i fatti in modo oggettivo".
Pensa che il suo lavoro possa dare un messaggio significativo per la società, soprattutto per le nuove generazioni?
"Certamente. C’è sempre bisogno del nostro ruolo, soprattutto oggi che le fake news inondano le nostre vite. A voi dico: leggete, informatevi e interrogarvi, coltivate idee, siate attori della democrazia, che ha bisogno del vostro apporto vitale. La partecipazione ai Campionati è un passo in questa direzione".
Consiglierebbe di fare il suo lavoro?
"Certamente, ma solo se si è animati da passione e spirito di sacrificio. Diventare giornalista è difficile come diventare attore e iniziate presto a scrivere, perché s’impara sul campo!"