REDAZIONE LA SPEZIA

I tifosi a Follo arrabbiati Hanno atteso di notte il pullman della squadra Lanciati due fumogeni

Confronto con allenatore e calciatori dopo aver fallito l’obiettivo. Contestata anche la mancata partecipazione a un allenamento. Il tutto sotto lo sguardo attento della polizia che era presente in forze.

I tifosi a Follo arrabbiati Hanno atteso di notte il pullman della squadra Lanciati due fumogeni

La delusione per la retrocessione dello Spezia nello spareggio contro il Verona è stata cocente, soprattutto dopo la prestazione sul campo delle Aquile non all’altezza della situazione. Ma a Reggio Emilia non si sono registrati scontri tra le tifoserie. Gli oltre quattromila spezzini e gli altrettanti veronesi, sono stati tenuti a debita distanza dal vasto spiegamento di forze.

I tifosi aquilotti, però, sono andati nella notte a Follo per aspettare la squadra al rientro, visto che i calciatori avevano lasciato le loro auto al centro sportivo. Erano all’incirca una trentina, c’erano anche alcuni dei diffidati, che ovviamente non erano presenti a Reggio Emilia. La digos sapeva dell’appuntamento e non a caso la polizia era presente in forze, anche se non c’è stato bisogno di alcun intervento. I tifosi hanno parlato col mister e i calciatori manifestando il loro disappunto per come si è conclusa la stagione, lamentandosi anche perché non sarebbe stato loro permesso di seguire l’allenamento della vigilia come era invece accaduto la settimana precedente. C’è stato anche il lancio di due fumogeni che hanno illuminato l’area di Follo, tanto che qualcuno si è domandato cosa stesse succedendo.

Poi i calciatori sono saliti sulle loro auto, alcuni sono rimasti in città, altri sono partiti anche perché dovevano rispondere alla chiamata delle nazionali. Mister Semplici si è recato a Follo ieri mattina per ritirare la sua roba, la sua avventura allo Spezia si è conclusa, il suo contratto non sarà rinnovato.

Al cospetto di un’amara retrocessione, è intervenuto il presidente Philip Platek: "Non è facile trovare le parole giuste in questo momento – ha detto – dobbiamo fare i conti con una dura realtà che nessuno di noi avrebbe voluto affrontare. Siamo profondamente delusi e arrabbiati per non esser riusciti a raggiungere il nostro obiettivo e ancor di più per le lacrime dei nostri tifosi, che hanno sempre dimostrato di essere un pubblico da serie A in queste tre storiche stagioni passate nell’élite del calcio italiano. In tre anni abbiamo ben compreso cosa significa il calcio nel Golfo dei Poeti. Quello tra squadra e popolo spezzino è un connubio che dura da ben 117 anni, oltre un secolo di battaglie sportive in cui lo Spezia Calcio ha sempre saputo rialzarsi dopo ogni frenata e anche questa volta lo farà con orgoglio, coraggio e quella fiera identità che ha consentito alle Aquile di arrivare a vincere contro club storici, successi che per generazioni di tifosi aquilotti avevano rappresentato soltanto un sogno. In questa stagione gli sforzi profusi non sono stati sufficienti e i prossimi giorni saranno necessari per analizzare il campionato appena concluso, capire cosa non ha funzionato e tracciare una linea da seguire per ripartire, mettendo il bene dello Spezia Calcio davanti a tutto. Un doveroso ringraziamento va ai nostri tifosi per il loro appassionato sostegno in tutta la stagione. Dobbiamo ripartire per rialzarci immediatamente. Oggi non è il momento di aggiungere ulteriori parole. Forza Spezia! Uniti ci rialzeremo!".

Massimo Benedetti