"Pur rilevando e condividendo la necessità di prevedere, progettare e realizzare infrastrutture che garantiscano sviluppo e crescita per la nostra economia, condizione indispensabile per creare nuova occupazione, esprimiamo il nostro rammarico per la presentazione dello studio sul futuro delle infrastrutture del territorio della Spezia, promosso da Confindustria, senza un adeguato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali". Così il segretario della Cgil spezzina Luca Comiti, il leader della Cisl Antonio Carro, e Marco Furletti, coordinatore territoriale Uil, sul progetto promosso dagli Industriali spezzini. "Una scelta che rappresenta una mancanza di confronto su temi di primaria importanza, quali le ricadute economiche, l’impatto ambientale e le conseguenze occupazionali che le scelte infrastrutturali determinano sul territorio. Le infrastrutture, per loro natura, non possono essere considerate esclusivamente sotto una logica economica o tecnica: esse incidono profondamente sulla qualità della vita dei cittadini e sul futuro dei lavoratori e delle imprese locali".
Per i sindacalisti, "data la complessità degli interventi proposti, riteniamo indispensabile avviare una discussione approfondita che coinvolga tutti gli attori del territorio. È necessario garantire trasparenza e condivisione nelle scelte strategiche, affinché le infrastrutture possano rispondere realmente ai bisogni del territorio e promuovere uno sviluppo sostenibile, inclusivo e duraturo. Ignorare le istanze del mondo del lavoro significa non cogliere l’importanza di una visione integrata che tenga conto delle esigenze ambientali, delle prospettive occupazionali e della sostenibilità sociale dello sviluppo". "Chiediamo che venga avviato un tavolo di confronto con le parti sociali e le istituzioni, affinché le decisioni future in materia di infrastrutture siano frutto di un dialogo serio e costruttivo e non di scelte unilaterali e subalterne ad interessi di parte".