REDAZIONE LA SPEZIA

"I miei esami bloccati da inghippi burocratici"

L’Odissea di un 55enne affetto da ipertiroidismo "Ho bisogno di quelle analisi"

Pur avendone diritto, non potrà beneficiare dell’esenzione del ticket per visita ed ecografia indispensabili, a causa di un problema burocratico. Lui non ci sta e denuncia la situazione kafkiana. Paolo Verduri, 55enne spezzino, dopo esser diventato celiaco soffre di ipotiroidismo a causa della tiroidite di Yashimoto e per questo necessita di controlli periodici: analisi del sangue, visite ecografiche ed endocrinologiche. Che non riesce ad ottenere e che, inspiegabilmente, dovrà pagare. "Sono stato in ospedale, perché mi pareva di non uscire più da questa situazione. Mi hanno assistito le infermiere, molto carine nei miei confronti, nonostante mi sia agitato. Non mi controllavo da due anni, e dopo aver fatto nuovi test, sono risultati sballati i valori della tiroide. Il mio medico curante mi ha prescritto in data 10 settembre e con urgenza intermedia, pari a 30 giorni, una visita endocrinologica, un’ecografia e le analisi del sangue; si fanno di routine per la mia patologia, ho l’esenzione totale per esami e cure. Mi sono rivolto al numero unico regionale al telefonp, alla farmacia, al Cup di Bragarina, ma risultava sempre non prenotabile". Poi Verduri ha scoperto il perché. "Hanno spostato gli esami dal reparto di Medicina Nucleare a quello di Endocrinologia: secondo quanto mi hanno detto, sarà la prima volta in cui farò i test da loro (pur essendo stato sottoposto ad una moc in precedenza – e quindi non ho diritto all’esenzione; inoltre aver prenotato le visite con due impegnative non è corretto per loro. Dovrò pagare e farmi rifare la ricetta dal medico, una per tutti gli esami, con una priorità più alta: solo così la situazione dovrebbe sbloccarsi e pagherò il ticket come accaduto la prima volta anni fa". E i dubbi rimangono. "Ho chiesto provocatoriamente se mi dovessi rivolgere alla camera mortuaria per sbloccare quest’impasse. Ho necessità di fare questi esami, vivo da solo con una bimba e i sintomi sono pesanti. Come è possibile che i dati non circolino da padiglione a padiglione: non sono tutti sotto l’Asl 5?"

Chiara Tenca